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  • [b]Che cosa è un capitolo[/b]
  • [b]Camminando verso il futuro[/b]
  • [b]La Madre Generale e il suo consiglio[/b]


IL CAPITOLO

IL CAPITOLO

Ci troviamo collegialmente ogni 6 anni in CAPITOLO GENERALE, massima autorità della nostra famiglia religiosa. Rappresenta tutte noi poichè vi partecipano suore elette con voto segreto tra tutti i membri. Promuove un adeguato rinnovamento, elegge la Madre Generale e il suo Consiglio, tutela il patrimonio, emana norme che tutte siamo tenute ad osservare.

E’ un momento speciale che tutta la famiglia vive, nella preparazione e nello svolgimento, con la preghiera, la vicinanza affettiva e la fiducia alle suore delegate; si rende evidente la carità che ci unisce e l’interesse per il bene della Congregazione, che è poi il bene di tutte.

IL XII capitolo generale della Congregazione si è svolto a Roma, in Via Aurelia 773, dal 3 al 14 luglio 2019.

Al termine dell’Assemblea capitolare è stata inviata la lettera alle sorelle della Congregazione

LETTERA ALLE SORELLE DELLA CONGREGAZIONE

Roma, 12 luglio 2019

Care sorelle,

concludendo il nostro XII Capitolo generale, desideriamo condividere con voi i frutti delle nostre discussioni e del nostro discernimento, ed offrire le decisioni e le linee guida per il cammino dei prossimi sei anni.

Come sapete, le priorità di un Capitolo generale sono quelle di eleggere una Superiora generale, una Vicaria generale e un’Economa generale; di rivedere la nostra vita insieme degli ultimi sei anni; di offrire nuovi orientamenti e nuove proposte per continuare a vivere con fedeltà il nostro carisma rosminiano.

Nello spirito del beato Antonio Rosmini, la nostra priorità è quella di essere donne consacrate che vivono nel cuore della Chiesa. Con questo spirito molte Sorelle capitolari hanno partecipato all’Angelus con Papa Francesco, domenica 7 luglio.

Il Capitolo generale ha votato ed accettato all’unanimità la forma di Governo, vissuta ad experimentum nei sei anni trascorsi. Le relazioni ricevute da tutti gli incontri nelle varie Circoscrizioni ci hanno incoraggiate nell’avanzare in questa direzione. Le modifiche apportate alle Costituzioni saranno presto sottoposte alla Santa Sede per la ratifica.

I membri del Capitolo hanno individuato nella “sinodalità” la caratteristica fondamentale del governo. Il concetto di “sinodalità” viene direttamente dal Sinodo dei Vescovi, che chiama la Chiesa ad un rinnovato “stile relazionale della leadership, focalizzato nell’ascolto, nel dialogo e nel discernimento comune”. Raccomandiamo fortemente, pertanto, uno stile di governo collaborativo a tutti i livelli.

Il Capitolo generale ha dunque proceduto all’elezione della Superiora generale. È stata rieletta suor Mary Antonietta Toomey. Inoltre, il Capitolo ha eletto suor Mary Felistas Joseph Lukindo come Vicaria generale e suor Carla Cattoretti come Economa generale. Come risulta dalla nuova legislazione che allegheremo in appendice, la Superiora generale inizierà molto presto il processo di consultazione in ciascuna Circoscrizione, in modo che una Consigliera possa essere nominata. Essa fungerà anche da Coordinatrice di Circoscrizione.

Durante il Capitolo abbiamo ricevuto diversi input e feedback riguardanti la vita fraterna in comunità, la missione, la formazione ed altri aspetti della nostra vocazione, incluso quello dell’economia.

Dopo una riflessione sulle relazioni della Superiora generale e dell’Economa generale, una condivisione profonda e seria ha prodotto l’indicazione sorprendente e inaspettatamente chiara sulla strada di rinnovamento da intraprendere per la Congregazione.

Le parole “comunicazione” e “ascolto” sono ricorse più volte nei lavori di gruppo. Ben presto è emerso in modo chiaro che la via da seguire per la Congregazione nei prossimi sei anni si focalizzava su “la comunicazione ad ogni livello”. Questa è stata considerata sotto vari aspetti, e si è individuato nella qualità dell’ascolto attivo e profondo la sua condizione indispensabile.

Il processo comunicativo si attua:

– ascoltando Dio

– ascoltando le parole del nostro Fondatore e il carisma

– ascoltando e comunicando le une con le altre in comunità in modo più profondo

– ascoltando i bisogni del popolo di Dio, specialmente delle donne, dei bambini e di coloro che sono emarginati in qualsiasi modo

– ascoltando i bisogni del nostro pianeta

– ascoltando e comunicando tramite i moderni mezzi di comunicazione

Di conseguenza, nella vita fraterna, siamo sollecitate ad una creatività innovativa, rispettando i valori non-negoziabili della nostra vita comunitaria, che includono la dimensione eucaristica, la preghiera comune, la condivisione della parola di Dio, lo spirito di obbedienza al Vangelo, alle nostre Costituzioni, condividendo una vita di autentica carità che si manifesta anche nell’accoglienza e nell’ospitalità.

L’immagine dell’“essere pellegrini insieme” indica in modo chiaro come le nostre comunità debbano essere dinamiche e in alcun modo statiche, nonostante la nostra età anagrafica in alcune Circoscrizioni. Siamo invitate a ricercare e a scoprire ciò che di bello e di buono ci unisce per rivitalizzare gli incontri comunitari e favorire l’espressione del potenziale di ciascuna e di tutte.

Siamo consapevoli che in una Congregazione internazionale e interculturale come la nostra, non sarebbe saggio che il Capitolo delinei uno stile di vita per le singole comunità nelle varie parti del mondo. Raccomandiamo, tuttavia, alle Coordinatrici di supportare le comunità nel predisporre dei piani per la vita fraterna che racchiudano quanto detto sopra e che contemplino l’accoglienza piena delle sorelle di altre culture e di altre vedute. Per noi Capitolari, la chiave per la realizzazione di questo ideale è un ascolto più profondo ed una rinnovata comunicazione e apertura ad accogliere progetti nuovi per la vita comunitaria.

Se saremo in grado di fare questo, allora indubbiamente, il nostro approccio alla Missione nel suo insieme sarà rinvigorito. Vedremo la Missione non semplicemente come un fare qualcosa, ma come essere qualcuno: una sorella missionaria rosminiana, che testimonia l’amore di Dio in Gesù in ogni fase della sua vita, sia che si trovi in un impiego formale, sia che svolga un servizio di volontariato o che viva semplicemente il Vangelo nella vecchiaia o nella fragilità.

Il Capitolo suggerisce di non considerare la nostra Missione semplicemente ad gentes, ma di assumere l’ottica odierna della Chiesa, che ci orienta a vederla inter gentes. Sono state infatti evidenziate parole come “tenerezza”, “vicinanza” e “carità”, parole che rimandano al nostro Fondatore e a Papa Francesco, quali atteggiamenti essenziali nella nostra vita comunitaria.

Il lavorare con le famiglie, sia direttamente che indirettamente, è stato visto come una grande sfida di oggi, considerato il grande e complesso travaglio vissuto dalla famiglia tradizionale e la promozione attiva delle problematiche legate alla vita. Il Capitolo suggerisce che, dove è richiesto, le Sorelle inizino anche delle collaborazioni (networking) con altri religiosi e con altri gruppi all’interno della Chiesa, per promuovere l’insegnamento dei valori del Vangelo e del Magistero. Siamo tutte invitate quindi a

rinnovare la nostra consacrazione nella gioia del Vangelo e a farne una priorità nella missione rosminiana.

In termini di formazione, durante il Capitolo abbiamo ricevuto validi contributi sia sulla formazione iniziale che permanente. Ci è stato ricordato che la principale protagonista della formazione ad ogni stadio della vita è ciascuna di noi, ma abbiamo bisogno anche di una guida che accompagni la nostra vita personale e comunitaria.

Affermiamo la necessità della formazione interculturale in tutti gli stadi della vita, laddove sia possibile e appropriata. Il Governo generale individuerà ulteriori linee guida per indirizzare la nostra formazione continua in tutti le tappe.

Nel contesto della formazione iniziale e permanente, è fondamentale riconoscere e affrontare le problematiche relative alla guarigione interiore e alla crescita umana.

Il Capitolo ha accolto l’importanza assoluta delle politiche di salvaguardia ed anche una politica di tutela per l’intera Congregazione e per ogni Circoscrizione, in conformità con la legislazione locale. Esse sono necessarie per la protezione dei bambini e degli adulti vulnerabili, ma anche per la protezione delle nostre Sorelle e dei collaboratori laici.

La relazione sull’economia ha mostrato la dura sfida che occorre intraprendere per salvaguardare e proteggere il patrimonio della Congregazione, costituito principalmente dalle sue risorse umane. Il primo capitale da salvaguardare è la persona, nella sua integrità.

È necessario lavorare con professionisti laici fidati, la cui esperienza ci faccia da guida, e attuare uno stile rinnovato di vigilanza finanziaria sotto la supervisione dell’Economa generale e del Governo generale.

Come richiesto dalla Chiesa, dobbiamo stabilire “un piano carismatico” sull’economia, considerata quale strumento dell’azione della Chiesa, in quanto essa è a servizio della missione. Il Governo generale “prenderà decisioni operative circa i beni e le opere della Congregazione, all’interno di un quadro di riferimento condiviso”. Questo deve essere rispettato da tutti i membri della Congregazione.

Siamo veramente grate per l’assistenza che abbiamo ricevuto da tutti i nostri collaboratori, dai nostri fratelli rosminiani, dai nostri Ascritti, soprattutto per la testimonianza orante e per la meravigliosa dedizione di tante Sorelle delle varie Circoscrizioni della Congregazione.

Ringraziamo le Sorelle della comunità di via Aurelia, il nostro facilitatore p. Ronnie McAinsh, i nostri traduttori fr. Massimiliano e sr. Marie Thérèse per aver camminato con noi e per aver contribuito a rendere questo Capitolo una vera celebrazione della nostra vita fraterna; siamo specialmente grate al Preposito Generale, don Vito Nardin per la sua presenza tra noi.

Concludiamo ribadendo il tema del Capitolo per i prossimi sei anni:

“Noi sorelle rosminiane, ci impegniamo in un ascolto più profondo, in una vitale comunicazione per essere insieme tessitrici di speranza.”

La nostra Madre Addolorata e il beato Antonio Rosmini, ci accompagnino nel pellegrinaggio comune dei prossimi sei anni.

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cheriathura Onam                                                                 sr. Teresa, sr. Anna Luisa, sr. M.Celine, Sr. Ave

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armonia in giardino                                                                                   suore juniores in Tanzania

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