martedì, 11 febbraio 2025
  • Italiano
  • English

Italy1.png Mie care Sorelle …
 


 

 

Festa dell’ Epifania del Signore 2014

Carissime Sorelle,

recentemente sono sta colpita dalla lettura di un brano di Benedetto XVI e desidero ora condividerlo con voi. Consideriamo le seguenti riflessioni:

 Con i Magi comincia il pellegrinaggio dell’umanità verso Gesù Cristo – verso quel Dio che è nato in una stalla… solo questi pochi si sono incamminati e hanno seguito la stella che avevano riconosciuto quale stella della promessa, quale indicatore della strada verso il vero Re e Salvatore. Essi erano, possiamo dire, uomini di scienza, ma non soltanto nel senso che volevano sapere molte cose: volevano di più. Volevano capire che cosa conta nell’essere uomini. … Erano persone dal cuore inquieto, che non si accontentavano di ciò che appare ed è consueto. Erano uomini alla ricerca della promessa, alla ricerca di Dio. Ed erano uomini vigilanti, capaci di percepire i segni di Dio, il suo linguaggio sommesso ed insistente. Ma erano anche uomini coraggiosi e insieme umili: possiamo immaginare che dovettero sopportare qualche derisione, perché si incamminarono verso il Re dei Giudei, affrontando per questo molta fatica. Per essi non era decisivo ciò che pensava e diceva di loro questo o quello, anche persone influenti ed intelligenti. Per loro contava la verità stessa, non l’opinione degli uomini. Per questo affrontarono le rinunce e le fatiche di un percorso lungo ed incerto. Fu il loro coraggio umile a consentire ad essi di potersi chinare davanti al bambino di gente povera e di riconoscere in Lui il Re promesso, la cui ricerca e il cui riconoscimento era stato lo scopo del loro cammino esteriore ed interiore.

I Magi hanno seguito la stella. Attraverso il linguaggio della creazione hanno trovato il Dio della storia. Certo, il linguaggio della creazione da solo non basta. Solo la Parola di Dio che incontriamo nella Sacra Scrittura poteva indicare loro definitivamente la strada. Creazione e Scrittura, ragione e fede devono stare insieme per condurci al Dio vivente. 

La grande stella che ci guida è Cristo stesso. Egli è, per così dire, l’esplosione dell’amore di Dio, che fa splendere sul mondo il grande fulgore del suo cuore. E possiamo aggiungere: i Magi d’Oriente di cui parla il Vangelo di oggi, così come generalmente i Santi, sono diventati a poco a poco loro stessi costellazioni di Dio, che ci indicano la strada. In tutte queste persone il contatto con la Parola di Dio ha, per così dire, provocato un’esplosione di luce, mediante la quale lo splendore di Dio illumina questo nostro mondo e ci indica la strada.

Il cuore inquieto, di cui abbiamo parlato rifacendoci a sant’Agostino, è il cuore che, in fin dei conti, non si accontenta di niente che sia meno di Dio e, proprio così, diventa un cuore che ama. Il nostro cuore è inquieto verso Dio e rimane tale, anche se oggi, con “narcotici” molto efficaci, si cerca di liberare l’uomo da questa inquietudine. Ma non soltanto noi esseri umani siamo inquieti in relazione a Dio. Il cuore di Dio è inquieto in relazione all’uomo. Dio attende noi. È in ricerca di noi. Anche Lui non è tranquillo, finché non ci abbia trovato. Il cuore di Dio è inquieto, e per questo si è incamminato verso di noi – verso Betlemme, verso il Calvario, da Gerusalemme alla Galilea e fino ai confini del mondo. Dio è inquieto verso di noi, è in ricerca di persone che si lasciano contagiare dalla sua inquietudine, dalla sua passione per noi. Persone che portano in sé la ricerca che è nel loro cuore e, al contempo, si lasciano toccare nel cuore dalla ricerca di Dio verso noi. Cari amici, questo era il compito degli Apostoli: accogliere l’inquietudine di Dio verso l’uomo e portare Dio stesso agli uomini. E questo è il vostro compito sulle orme degli Apostoli: lasciatevi colpire dall’inquietudine di Dio, affinché il desiderio di Dio verso l’uomo possa essere soddisfatto. (cfBenedetto, 2012)

Il Re Erode non si mosse dal suo comodo palazzo e,così, non incontrò mai il neonato Re. I Magi invece lo fecero e la loro vita cambiò completamente. Chiediamo a Dio, oggi, sia individualmente che come famiglia e comunità, qualunque sia la nostra nazionalità, come parte di un unico mondo, di aiutarci a cambiare ciò che occorre cambiare per diventare persone migliori e più libere.

I Magi non tornarono dal re Erode, ma ritornarono al loro paeseper un’altra strada”. Essi si mossero, lasciando i loro punti di vista e gli atteggiamenti del “si è sempre fatto così”, diventandopersone nuove, con una nuova visione, missione e direzione.

Ricordiamo  che “essere donne di profonda vita interiore significa essere epifania della grandezza, della bellezza e della bontà di Dio”(Schede di formazione, 3, La vita di preghiera) e chiediamo di poter essere realmente un’epifania per coloro che incontriamo.


37843_bug.jpg

What is Joomla? Learn about the Joomla! Application

[iframe width=”560″ height=”315″ src=”http://www.youtube.com/embed/Qjnc0H8utks” frameborder=”0″ allowfullscreen ]

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.