CONGREGAZIONE
SUORE DELLA PROVVIDENZA ROSMINIANE
Via Aurelia, 773 ROMA
Carissime Sorelle,
di recente, ho personalmente ascoltato qualcosa che ancora mi rimane impressa nella mente: anni fa, a Borgomanero, in una gran- de sala, le Sorelle si radunavano ufficialmente, il 16 agosto, per ‘ascoltare’ la lettura della Distribu- zione, durante la quale ciascuna sentiva annuncia- re il proprio nome; seguiva, in chiesa, il ringrazia- mento con il canto “IL TUO GUSTO e NON IL MIO“,
unito a volte a qualche lacrima silenziosa.
Era un segno esteriore di una disposizione interio-
re. Le Sorelle erano riunite e pronte a trasferirsi
– senza sapere il dove e con chi – in un altro luogo, in un’altra comunità, insieme ai propri effetti personali, senza discussione. Forse noi possiamo dire che i tempi sono mutati e le circostanze sono cambiate…
Mentre celebriamo la Festa dell’Assunzione, ricordiamo Maria, la quale, durante il suo pellegrinaggio terre- no, ha vissuto il suo Fiat con il cuore fermo nell’accogliere ciò che Dio le chiedeva, in ogni singolo momen- to della vita.
IlBeatoRosminiscrivevainunalettera: “Convienebatteresodo:agequodagis;equandosiprendedimira una cosa, verun’altra ci distolga più dall’attendere a quella. Ora la cosa che abbiamo tolta in mira è di cominciare a mettere radici e a formare noi stessi secondo lo spirito dell’Istituto. Quando coll’aiuto della divina misericordia saremo formati e incorporati nell’Istituto, allora dietro l’ubbidienza potremo lavo- rare, giacché ciò che ci darà l’ubbidienza da fare, è la volontà di Dio che ce lo dà … concentriamoci tutti nel presente: in questo serviamo Dio; qui sia la nostra pace, qui tutta la nostra felicità.
Questo è battere sodo, fare ciò che l’ubbidienza c’ingiunge, farlo con pieno amore, con pieno abbandono nelle braccia di Dio e in quelle pietosissime della nostra cara mamma Maria Santissima. Oh sicurezza beata che trovasi in questo modo di vivere tutti nel presente! in questo caro abbandono di noi stessi nelle mani di Dio! ” (E.A. vol I, Lett 231)
I tempi e i modi di fare possono essere cambiati, ma questo consiglio dato da Rosmini a Gentili, nel luglio del 1831, rimane una sfida immutabile e parla chiaramente a noi, oggi. Che tipo di radici ho piantato? Le sto io coltivando? Come sono io pronta ad ascoltare e a fare quello che Dio chiede?
Ancora una volta siamo giunte in questo periodo dell’anno nel quale molte Sorelle stanno trascorrendo la vacanza o sono in visita ai familiari o in esercizi spirituali, mentre altre hanno già iniziato il nuovo anno comunitario.
Con il cuore colmo di gratitudine per l’anno passato e ricordando le Sorelle che sono tornate alla casa del Padre, inseriamoci pienamente e gioiosamente nella missione a noi affidata.
Buona Festa dell’Assunzione di Maria,
con ogni benedizione per il nuovo Anno Rosminiano.
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