CONGREGAZIONE
SUORE DELLA PROVVIDENZA ROSMINIANE
Via Aurelia, 773
ROMA
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Roma, 20 Febbraio 2018
Antonio Rosmini: 190° Anniversario al Calvario
Carissime Sorelle,
prima di tutto, in questa occasione speciale che è la Festa della Cella, ringraziamo il Signo-re per il nostro Beato P. Fondatore; auguro a voi tutte abbondanti benedizioni in questa ricorrenza.
Ringrazio Dio per il dono di ciascuna di voi, mie care Sorelle; grazie per questo cammino che state facendo, per il vostro contributo, unico e prezioso, nel rafforzare l’unità all’interno della Congregazione.
Consideriamo il cammino intrapreso dal XI Capitolo Generale del 2013, “Camminando verso il futuro”: ‘soffermiamoci’ e ‘osserviamo’ il percorso fatto fino ad oggi. Molte cose sono successe in questi an- ni, insieme alla mutevole situazione economica, politica e tecnologica del mondo: la morte di diverse Sorelle; l’aumento dell’età, le malattie; l’unione di nuovi membri; nuove aperture e chiusure di opere di apo-stolato, di Comunità e case; la comunicazione, l’aggiornamento del sito internet, la pagina Facebook, le News, ecc.
Siamo nel 5° anno del nostro cammino e lo sguardo è ormai verso il XII Capitolo ordinario Generale che sarà celebrato nel Luglio 2019. Come sapete, ma è bene ricordarlo, due sono i principali elementi che carat-terizzano la Convocazione:
Il Capitolo è il supremo organo collegiale interno della Congregazione. (Cost. 230)
esso serve la Congregazione sottoponendo ad esame la sua vita e le sue attività per promuoverne l’unità e per mantenere integro e vigoroso il suo carisma (Cfr. Cost. 232).
Pertanto esso deve conservare e accrescere il bene comune di tutte le Comunità e deve garantire la fedeltà allo spirito originario della Congregazione, rafforzando nel contempo la sua vitalità spirituale.
Il primo passo verso il Capitolo è la sua PREPARAZIONE; essa richiede una seria riflessione personale e comunitaria:
– sulla vita reale all’interno delle nostre Comunità e Circoscrizioni,
– unita ad una riflessione sul significato del nostro modo di vivere rosminiano.
All’inizio di questo Sessennio, dopo l’XI Capitolo nel 2013, abbiamo ricevuto delle chiare indicazioni per il nostro ‘Cammino verso il futuro’. (Doc. capitolare Portare il Capitolo a casa)
Fermiamoci e guardiamo nuovamente a qualche punto riportato nel Documento:
Il tema di fondo focalizzato durante tutto l’XI Capitolo era la Comunicazione in relazione alla Missione e all’Evangelizzazione (Pag. 9):
– individuando nella comunicazione l’elemento cruciale per costruire la Comunità, la casa dove si fa tesoro delle relazioni umane e dove sono condivisi anche i momenti di fragilità e di gioia;
– dove il vero dialogo include il rispetto per la diversità e dove avviene la formazione;
– ciò esige grande stima per gli altri, chiunque essi siano, perché ognuno porta in sé l’immagine di Dio con la sua presenza.
Ci eravamo dette: solo così possiamo diventare una gioiosa buona novella per gli altri… Questo implica un processo di ristrutturazione con una diversa configurazione, ridistribuendo la nostra presenza in modo che doni rinnovata credibilità. Non si tratta solo di chiudere o aprire nuove comunità, di riorganizzare il servizio del governo e della nostra missione apostolica; implica il trovare il modo e i mezzi per dare alla comunità nuovo respiro di vita.
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Nella nostra ‘ritrovata piccolezza’ riscopriamo l’indicazione per continuare il nostro cammino come “donne evangeliche sensibili ai segni dei tempi…donne che vivono il Vangelo nel cuore della Chiesa” (Del 2).
Il nostro vivere comunitario e la nostra missione quotidiana sono strettamente collegate in quanto tutto il nostro operare è missione evangelica che porta all’incontro e unione di ogni uomo con Gesù Cristo. (cfr Cost. 110-111)
Partendo dunque da un’ ‘unica visione’ , sono stati stabiliti gli Obiettivi
per le Coordinatrici, per ogni Comunità e per ciascuna Sorella (Doc. Pag. 43)
richiamando così alla Corresponsabilità dentro la visione dell’intera Congregazione, per vivere lo spirito del Capitolo “tracciando” il cammino del proprio Progetto personale.
Passi del cammino percorso…
Le Coordinatrici, con la collaborazione delle Superiore, hanno elaborato un Piano di Circoscrizione, con la possibilità, per ciascuna Comunità, di adattarlo e continuamente rivederlo, a secondo della propria composizione e missione, e in sintonia con la Chiesa locale.
Questo è stato il miglior modo di procedere e collaborare, avendo creato corresponsabilità e, allo stes-so tempo, prendendo in considerazione le esigenze particolari di ciascuna Circoscrizione. Queste ne-cessità locali sono le più diversificate; eppure esse sono anche la ricchezza della nostra Congregazione!
Dal Meeting del Consiglio generale del Luglio 2014, che aveva come Obiettivo ‘rivitalizzare il nostro Carisma rosminiano e la missione nel servizio di Dio e del suo popolo’, sono emersi i seguenti punti fondamentali, come espressi nella Lettera del il 3 Settembre 2014:
– gioiosa Gratitudine: tutto ci è stato dato, ancora prima che pensassimo di chiedere o ottenere; ciò crea in noi la disposizione per una totale dipendenza da Dio. Ciò ci consente di godere nell’offrire con gratitudine a Dio il tempo della Contemplazione e del silenzio, così come il tempo dell’Attività, l’essere e il fare, i successi e le frustrazioni, insieme alle sfide dell’oggi;
– conversione personale perché il centro di tutto il nostro agire è ‘chi siamo’ e ‘come’ viviamo; il saper godere della bellezza della nostra Vocazione: l’incontro con la Persona di Cristo in un rapporto vivo;
– un delicato equilibrio tra comunità e missione: ‘chi’ e ‘come’ sono io in comunità traspare nel mio apostolato;
– interazione e reciprocità delle relazioni;
– rispetto per TUTTI, persone, creature e cose: “Concretamente promuoviamo il rispetto della dignità umana.” (Del 2) e troviamo “delle nuove ed attuali modalità per sostenerci reciprocamente nella nostra missione.” (Del 3)
– “trasparenza” e “gestione amministrativa”, (Del 4), crescendo nella consapevolezza che ‘tutto appar-tiene alla comunità’. Quando ci siamo unite alla Congregazione tutto ci è stato fornito, ogni cosa ci sorprendeva: il cibo, l’alloggio, persino l’abbigliamento e l’occorrente per le necessità personali… Se abbiamo il denaro e le risorse possiamo noi usarle a nostro piacere? Quello che abbiamo non è no-stro, a livello personale! Tutto ciò si collega con le ultime parole del P. Fondatore a Madre Giovanna sulla semplicità di vita e povertà.
– formazione continua: “Tutta la nostra vita è un momento di formazione permanente”. (Mot, Del 6). Ciò comporta l’approfondimento personale della Parola di Dio e la riscoperta della spiritualità rosmi-niana: mezzi indispensabili per una vocazione profetica rosminiana vissuta in pienezza.
– riscoprire la propria chiamata iniziale, ‘scrivendo con consapevolezza la propria Mappa personale’, così che insieme, come comunità, possiamo effettivamente creare il nostro essere e vivere rosmi-niano.
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Il Padre Fondatore sintetizza alle novizie questi concetti: “Figlie mie, sappiate apprezzare la sublime vostra vocazione, con la quale siete chiamate a giovare al mondo, rammentando quanto Gesù stesso, divino Maestro, disse ai suoi discepoli: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate l’un l’altro, come io ho amati voi»”. (EA, Vol II, Lett 717).
Nella riflessione durante il nostro ‘cammino’, abbiamo utilizzato alcune IMMAGINI, per es. la VITE.
Essa è un’immagine straordinaria della relazione profonda con Gesù. Suggerisco di riferire a noi stes- se questo messaggio: ‘Non siete voi che avete scelto me, ma io ho scelto voi’ (Gv 15,16) e “Rimanete nel mio amore” (Gv.15, 9). Una vita che non risponde a questo amore corre il rischio di essere tiepida e fredda e può diventare un ramo avvizzito che si è, da se stesso, tagliato dalla linfa vitale. Se vogliamo identificarci con lo spirito del Beato Antonio Rosmini, il quale ci ha indicato la via del Vangelo, ad essere pronte a passare dalla Contemplazione all’Azione, come il “buon vino generoso negli otri ben sigillati” (cf. EC IV, 422. Camminando verso il futuro Pag. 45) è necessario riandare alla sua origine: la “VITE”. (vedi: Lettera 3 Settembre 2014)
E’ in questo periodo che il Papa affronta “la questione ambiente e la sostenibilità” e interpella anche noi ad impegnarci a sviluppare la consapevolezza della ‘cura del creato’, alla conversione, a passare da consumatori e sfruttatori a custodi della creazione. Egli inoltre afferma: “vediamo come si risponde alla vocazione di Dio, con disponibilità, con prontezza, ma vediamo anche qual è il centro della vocazione cristiana: Cristo! Custodiamo Cristo nella nostra vita, per custodire gli altri, per custodire il creato!”. E continua “quando l’uomo viene meno a questa responsabilità di custodire, quando non ci prendiamo cura del creato e dei fratelli, allora trova spazio la distruzione e il cuore inaridisce”. Egli si rivolge a “tutti coloro che occupano ruoli di responsabilità in ambito economico, politico o sociale, a tutti gli uo-mini e le donne di buona volontà: siamo “custodi” della creazione, del disegno di Dio iscritto nella na-tura, custodi dell’altro, dell’ambiente; non lasciamo che segni di distruzione e di morte accompagnino il cammino di questo nostro mondo! …per “custodire” dobbiamo anche avere cura di noi stessi! Ricor-diamo che l’odio, l’invidia, la superbia sporcano la vita! (vedi Lettera del 29 Settembre 2014)
Dal Meeting del Consiglio Generale nel Luglio 2017 è emerso un vero consenso per quanto riguarda le priorità: la nostra missione è efficace solo se abbiamo messo radici solide e abbiamo unità di intenti tra noi.
Queste le raccomandazioni da tutte approvate:
– Sottolineare la priorità assoluta ed urgente del primato della vita mistica e contemplativa, intesa come intima relazione con il Signore. L’incontro reale ed esistenziale con Cristo ha una ricaduta significativa anche sulla vita comunitaria e di missione. Senza quest’anima tutto si vanifca irrimediabilmente. (Cf CVF pag 20, 29, 35, 45, delibera 3 e 5).
– Ribadire la reciproca implicanza tra preghiera e vita comunitaria.
– Procedere con la riforma dell’economato sia dal punto di vista strumentale che operativo, secondo quanto già intrapreso (Dir 4); avvalendosi di professionisti laici preparati e fidati, sotto la guida e la supervisione della Congregazione.
I vari aspetti di vita discussi insieme sono stati raffigurati e presentati in un’immagine (Lettera Settembre 2017):
– Ricordare le nostre/mie radici – Preghiera: Gratitudine-Contemplazione-Mistica – Identità: personale relazione con Gesù – Condivisione: ‘Guarda come si amano l’un l’altro’ – Mente e cuore aperto: coscienza sociale ed ecologica – Gestione responsabile e buona amministrazione – Accettare e rispettare gli altri.
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L’altra IMMAGINE che ci ha ispirate è quella dei DUE ANFORE.
Ciascuna di noi è unica e tutte abbiamo le nostre crepe… ma sono le nostre piccole imperfezioni che rendono noi e il mondo così interessante. Siamo tutte pieni di ferite e crepe, ma se vogliamo, possiamo fare meraviglie con le nostre imperfezioni! Siamo tutte vasi incrinati! In questo mondo, niente va sprecato. Puoi pensare al piatto fessurato, di essere inefficace o inutile in alcune aree della tua vita, ma in qualche modo questi difetti possono rivelarsi una benedizione travestita. Ognuno di noi ha il suo difetto particolare… ma sono le crepe e i difetti che fanno sì che le nostre vite siano più interessanti e più gratificanti. Dobbiamo solo accettare le persone per quello che sono e cercare in loro il meglio. (Vedi : Lettera Settembre 2017)
Incoraggiamenti lungo il cammino in questi anni
Anche la Chiesa ci ha offerto in questi anni molte indicazioni per il nostro cammino umano e spirituale, in aggiunta a quanto ci veniva proposto dalla Congregazione:
Anno della Fede 2013
Anno della Vocazione 2014
Anno della Vita Consacrata 2014-2016
Giubileo straordinario della Misericordia 2015
Anno della Gratitudine 2017
Anno della Fiducia 2018
Testi ecclesiali di riferimento:
Dalla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica – CIVCSVA:
Rallegratevi (2014) Scrutate (2014) Contemplate (2015) Annunciate (2017)
Linee orientative per la gestione dei beni negli Istituti di vita Consacrata e nelle Società di Vita Apostolica (Agosto 2014) Per vino nuovo otri nuovi (2017)
Papa Francesco: Lumen Fidei (Giugno 2013)
Svegliate il mondo (Novembre 2013)
Evangelii gaudium (Novembre 2013)
Misericordiae Vultus (Aprile 2015)
Laudato sì (Maggio2015)
Amoris Laetitia (Marzo 2016)
Ci sono state inoltre le Canonizzazioni dei Papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II il 27 aprile 2014, la Bea-tificazione di Paolo VI, il 19 ottobre 2014, insieme al riconoscimento di altri nuovi Santi e di Beati che hanno testimoniato la loro fede nelle diverse Chiese locali; anche il Beato Antonio Rosmini è stato citato da Papa Francesco almeno quattro volte.
Orientamenti
Siamo coscienti che il nostro mondo è in continua evoluzione, così anche la nostra Congregazione, dove la vita è molto diversa nelle varie Circoscrizioni. Sebbene la Congregazione sia relativamente piccola, ci sono grandi differenze non solo tra le Circoscrizioni ma anche all’interno delle stesse.
Nelle mie visite alle Circoscrizioni e Comunità, ho constatato queste differenze nella vita quotidiana delle Sorelle:
– il loro inserimento nella vita parrocchiale (laddove molto dipende dal Parroco e dalla configurazione della parrocchia), dove le Sorelle, indipendente dalla loro età, interagiscono a vari livelli con i diversi
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gruppi, o sono coinvolte nella liturgia in molteplici modi, o in visita agli malati e anziani, o semplice-mente partecipano alla liturgia domenicale.
– Il tempo della Comunità e della Preghiera insieme: in alcuni luoghi sono vissuti in modo creativo; le relazioni sono apprezzate e curate; c’è un bilancio amministrativo consapevole, attento e responsa-bile; c’è rispetto per la creazione e una sensibilità alla conservazione e al riciclaggio.
Tutto ciò avviene in vari modi e può contribuire ad una vita vissuta insieme in pienezza.
Queste mutevoli differenze sono anche il nostro potenziale: questa ricca diversità contribuisce all’unità della visione carismatica, nel rispetto e nell’accoglienza delle nostre diverse culture. Con questa convin-zione: solo insieme, è possibile trovare una comune modalità per procedere.
Dai vari Incontri fatti a livello di Consiglio, di Circoscrizione, di Comunità e a livello personale, possiamo individuare il nostro logo che, OGGI, è: <RADICI e SIGNIFICATO>.
Ci troviamo infatti faccia a faccia con quello che è il cardine, la linfa vitale della nostra chiamata, in cui tro-viamo due elementi profondamente intrecciati:
o le radici della nostra identità, la nostra chiamata, nel nostro particolare carisma e spiritualità rosminiana nella storia della nostra Congregazione;
o la ricerca continua, unita ad una certa tensione (personale e comunitaria), nel tentativo di espri-mere il profondo significato della nostra identità, nella nostra missione all’interno della Chiesa, nel mondo di oggi.
Legato a questo concetto è l’IMMAGINE presentata nella Lettera del Settembre 2017. Chiediamoci di nuovo: Come stiamo vivendo?
Come stiamo testimoniando? Come una macchina? O come una TESSITRICE?
Dove troviamo il criterio che ci orienta nel necessario discernimento?
Il nostro posto, come Religiose, non è lì dove abitiamo, o lì dove lavoriamo; il nostro posto è dove amiamo, dove testimoniamo! Il nostro primo impegno consiste nel manifestare – profeticamente – il Carisma che ci seduce e ci identifica, il primo amore col quale abbiamo risposto alla chiamata. Questo Carisma dobbiamo irradiare, comunicare, profetizzare! Ricordiamoci che il nostro modo specifco di vivere il Carisma può esse-re la maniera migliore che il mondo ha per leggere il Vangelo, per conoscere Dio.
Animate da questi orientamenti e interrogativi giungiamo al TEMA del prossimo Capitolo.
INDICO IL XII CAPITOLO GENERALE ORDINARIO
A ROMA – LUGLIO 2019
Solo INSIEME diventiamo Tessitrici di SPERANZA … nel mondo di oggi:
rivitalizzando le nostre RADICI …”come un albero piantato lungo un corso d’acqua,
verso la corrente stende le radici …e non manca mai di dare frutti”. (Ger 17,8)
Alla luce di questa tematica percorreremo “un itinerario comune, luogo di riflessione personale, fraterna, d’Istituto… con un leale confronto fra Vangelo e Vita, con il desiderio e l’intento di osare decisioni evan-geliche con frutti di rinascita, fecondi nella gioia”. (Rallegratevi)
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Legato al tema del Capitolo è un pensiero contenuto nella Lettera di Settembre 2017: la vera speranza va di pari passo con la fducia – esse sono caratteristiche della Provvidenza e abbracciano tutta la vita, oltre l’età e la fragilità, come è illustrato nella storia delle Due Anfore. Il Capitolo coinvolge tutte noi, anche se siamo anfore rotte, perché forse proprio per questo stiamo procurando “acqua corrente” alle impensate nuove radici.
Raccomandazioni
Per preparare il Capitolo Generale, le Coordinatrici indiranno a loro volta un Capitolo / Assemblea Locale, preceduto da un tempo di riflessione, tenendo presente la capacità propria delle diverse aree.
I Capitoli o Assemblea Locali sono convocati in funzione del Capitolo Generale e vissuti nello stesso spirito (Cf. Cost. 260): per guardare alla REALTA’ locale, per identificare le SFIDE e le possibili PROSPETTIVE.
Questi incontri si svolgeranno in un clima di corresponsabilità, dialogo e discernimento comunitario e ter-ranno conto delle preoccupazioni di tutte le Sorelle, del bene delle Circoscrizioni e della Congregazione nel suo insieme.
Lo scopo del Capitolo e delle precedenti Assemblee è il RINNOVAMENTO di ciascuna di noi, della vita comunitaria e della missione, con attenzione all’attuale contesto socio-culturale ed ecclesiale nel quale siamo inserite. In questo mondo tecnologico e in costante evoluzione siamo chiamate ad affrontare varie sfide, quali:
il declino o l’aumento del numero, le differenze di età;
la formazione iniziale e permanente;
le relazioni in comunità;
il ritmo del tempo personale e comunitario;
i nuovi sviluppi e impegni;
il ministero dell’ospitalità;
la chiusura e apertura di case e apostolati – il costo della chiusura o apertura;
la situazione economica: delle Circoscrizioni, delle Comunità; la mancanza di denaro, i frequen-ti cambiamenti delle leggi amministrative che rendono difficoltoso realizzare nuovi edifici e le nuove forme di apostolato.
Nel giorno dedicato alla vita consacrata, quest’anno, Papa Francesco afferma: “Anche voi andate nel mondo controcorrente…ma, come quelle donne, andate avanti, nonostante le preoccupazioni per le pesanti pietre da rimuovere (cfr Mc 16,3). E come quelle donne, per primi incontrate il Signore risorto e vivo.”
Un’accurata preparazione, in ascolto profondo dello Spirito, della Parola di Dio, ed in ascolto l’una dell’altra, ci condurrà al Capitolo Generale; il Capitolo potrà avere successo solo nella misura in cui sarà ben prepara-to; non semplicemente in riferimento a una buona preparazione tecnica – che certamente è importante – ma a una continua preparazione di menti e cuori, per i quali ogni Sorella dovrebbe sentirsi responsabile.
In questo Anno della Fiducia, chiedo a ciascuna, di sentirsi personalmente coinvolta: non solo per esprimere la competenza, la conoscenza, i doni, ma anche per condividere l’unicità e la ricchezza dell’esperienza di una vita centrata su Dio. Di conseguenza, insieme, possiamo discernere e partecipare nel cammino verso il Capitolo: facendo memoria del passato; rivitalizzando e vivendo il Carisma affidatoci, concentrandoci sulla Parola di Dio – fonte della nostra vita, vocazione e missione, ed essere aperti a ciò che è la visione di Dio per la Congregazione.
Il P. Fondatore con fiducia consiglia: “…teniamo questo pensiero diretto e tutto inteso nello stesso Signor nostro, via sicura, per la quale muovere il nostro passo, e verità effettiva, e vita della vita nostra, bene d’ogni nostro bene”. (E.A. Vol III, Lett 994).
Alla fine del Documento del XI Capitolo (CVF) avevamo focalizzato l’Icona delle nozze di Cana: “Tu hai con-servato fino ad ora il vino buono». Gesù vuole quello buono, lo vuole sia per la nostra vita, sia per la pienezza delle nostre comunità, sia per la gioia della donna nella Chiesa e nella società. Il nuovo vino che Gesù vuole è anche lo splendore del Carisma.
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Nel corso dell’anno, saranno comunicati altri elementi relativi allo svolgimento del Capitolo.
Nei prossimi mesi possiamo stabilire un giorno o un tempo di riflessione su un tema attinente il Capitolo? Questo sarà organizzato in base alle possibilità di ciascuna Circoscrizione/Comunità;
(in alcune realtà questo potrebbe essere più di una volta).
Celebreremo anche l’Eucaristica, una volta al mese, per invocare la luce dello Spirito Santo.
Ave Maria, Donna Pellegrina,
sii con noi nel nostro cammino, aiutaci a discernere la volontà
di Dio nel servizio alle nostre
Sorelle e ai nostri Fratelli.
Ave Maria, Donna della Fiducia, che hai nutrito e accompagnato il tuo Figlio dal momento
del suo concepimento…
e il tuo cuore fu trafitto
lungo la via,
aiutaci ad avere fiducia
nella provvidente
cura di Dio per noi…
oggi e nei giorni a venire.
Dal 24 Marzo,
con le parole del Salmista,
pregheremo insieme.
Aff. c.m.
O Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco,
di te ha sete l’anima mia,
a te anela la mia carne,
come terra deserta, arida, senz’acqua.
Così nel santuario ti ho cercato,
per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita,
le mie labbra diranno la tua ode.
Così ti benedirò finché io viva,
nel tuo nome alzerò le mie mani.
A te si deve lode, o Dio
a te, che ascolti la preghiera.
Beato chi hai scelto e chiamato vicino,
abiterà nei tuoi atrii.
Ci sazieremo dei beni della tua casa,
della santità del tuo tempio.
Con i prodigi della tua giustizia,
tu ci rispondi, o Dio, nostra salvezza,
speranza dei confini della terra
e dei mari lontani.
Tu rendi saldi i monti con la tua forza,
tu visiti la terra e la disseti:
la ricolmi delle sue ricchezze.
Il fiume di Dio è gonfio di acque;
tu fai crescere il frumento per gli uomini.
Così prepari la terra:
ne irrighi i solchi, ne spiani le zolle,
la bagni con le piogge
e benedici i suoi germogli.
Coroni l’anno con i tuoi benefici,
al tuo passaggio stilla l’abbondanza.
Stillano i pascoli del deserto
e le colline si cingono di esultanza.
I prati si coprono di greggi,
le valli si ammantano di grano;
tutto canta e grida di gioia.
Solo in Dio riposa l’anima mia: da lui la mia speranza. In Dio è la mia salvezza e la mia gloria; il mio riparo sicuro, il mio rifugio è in Dio.
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