1a Domenica di Avvento e
Inizio dell’Anno della Vita Consacrata
Carissime Sorelle,
l’Avvento apre il nuovo anno liturgico e ci sprona a pensare e a vivere in un modo diverso perché è il tempo nel quale riecheggia il messaggio: “Egli viene a preparare la via del Signore – V’è una voce d’uno che grida nel deserto, preparate la via del Signore, raddirizzate i suoi sentieri.” (Mt. 3,3)
Quest’annoil tempodi Avvento viene ulteriormente arricchito conl’apertura dell’Anno della Vita Consacrata il quale si concluderà il 2 febbraio 2016, Giornata mondiale della Vita Consacrata.Il CardinalJoão Braz de Aviz, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, nel comunicato ufficialedell’evento, ne evidenzia l’obiettivo in tre punti: “fare un grato ricordo del recente passato”, “abbracciare il futuro con speranza” e “vivere il presente con passione“. L’Anno della vita consacrata sarà quindi un momento importante per “evangelizzare” la nostra specifica vocazione.
E’ significativo che questi due percorsi – prepararsi alla venuta del Signore e rispondere alla sua chiamata – inizino insieme. Essi invitano alla testimonianza e alla partecipazione, “consapevoli che è ormai tempo di svegliarsi dal sonno, perché la nostra salvezza è più vicina ora di quando diventammo credenti.” (cfr. Rom. 13:11) Nelle parole di Papa Francesco ai Superiori Generali comprendiamo che “la vita religiosa deve permettere la crescita della Chiesa per la via dell’attrazione. La Chiesa deve essere attrattiva. Svegliate il mondo! Siate testimoni di un modo diverso di fare, di agire, di vivere! E possibile vivere diversamente in questo mondo.”(29, nov 2013)
Siamo invitati, ancor di più, ci è addirittura ordinato di svegliarci, di essere vivi e coinvolti; ciò richiede un ascolto attento, una disposizione insostituibile che si trova abbondantemente in tutta la Bibbia. Dio mi conduce in modo costante e coerente lungo tutto il mio cammino, unico e personale. Egli dice: “Ascoltatemi … portati da me fin dal seno materno, sorretti fin dalla nascita… Come già ho fatto, così io vi sosterrò, vi porterò e vi salverò.” (Is. 46, 3-4)A sua volta il servo cheascoltaDioriecheggia:“Ascoltatemi, o isole, udite attentamente, nazioni lontane; il Signore dal seno materno mi ha chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunziato il mio nome.”(Is. 49,1)
Il Re Davide personifica questa premurosa attenzione per incontrare Dio: “Al mattino fammi sentire la tua grazia, poiché in te confido. Fammi conoscere la strada da percorrere, perché a te si innalza l’anima mia.” (Sal. 143, 8)
La vita stessa di Gesù è iniziata con l’ascolto e la radicale apertura di Maria alla volontà di Dio su di lei. Rischiando la pubblica vergogna e l’esilio, Maria ha ascoltato ed accettato con il suo ‘sì’, tutto il resto della sua vita. Benedetto XVI scrive: “La Vergine Maria incarna perfettamente lo spirito dell’Avvento, fatto di ascolto di Dio, di desiderio profondo di fare la sua volontà, di gioioso servizio al prossimo. Lasciamoci guidare da lei, perché il Dio che viene non ci trovi chiusi o distratti, ma possa, in ognuno di noi, estendere un po’ il suo regno di amore, di giustizia e di pace.” (2 dic 2012)
Quella stessa disposizione all’ascolto continua per tutta la vita di Gesù. Dio Padre vuole che prestiamo attenzione quando alla Trasfigurazione dice: “Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo”, (Mt 17,5), riecheggiando la voce udita al Battesimo di Gesù. Anche Maria, sua Madre, ci dice “Fate quello che vi dirà” (Gv. 2,5). E a sua voltaGesù puòdire: “Colui che mi ha mandato è con me, non mi lascia solo; perché io faccio sempre quello che piace a lui.” (Gv. 8, 29)
Essere discepolo di Gesù significa ascoltare la sua CHIAMATA, rispondere a lui e camminare con lui, fino al Calvario: “Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono (Gv 10:27). La seconda lettera, “Scrutate”, scritta per l’Anno della Vita Consacrata, trasmette un chiaro messaggio: “Il Signore è vivente e operante nella nostra storia, e ci chiama alla collaborazione e al discernimento corale, per nuove stagioni di profezia al servizio della Chiesa, in vista del Regno che viene”.
Nel 1997, alla Prima Giornata Mondiale della Vita Consacrata, Papa Giovanni Paolo II già sottolineava: “In effetti, la vita consacrata si pone nel cuore stesso della Chiesa come elemento decisivo per la sua missione, dal momento che ‘esprime l’intima natura della vocazione cristiana’… vorrei rinnovare l’invito alle persone consacrate a guardare al futuro con fiducia, contando sulla fedeltà di Dio e la potenza della sua grazia, che è sempre in grado di realizzare nuove meraviglie”. (6 gen 1997)
Preparare la via del Signore, unitamente con l’ascoltare e rispondere alla sua chiamata, richiede una continua conversione del cuore, ravvivando il nostro primo desiderio di conoscerlo: “Ci sarà una strada appianata e la chiameranno Via santa … gioia e felicità li seguiranno” (Is. 35, 8,10). “…mantenete – lo ripeto – la freschezza del carisma, rispettate la libertà delle persone e cercate sempre la comunione. Non dimenticate però che, per raggiungere questo traguardo, la conversione deve essere missionaria: la forza di superare tentazioni e insufficienze viene dalla gioia profonda dell’annuncio del Vangelo, che è alla base di tutti i vostri carismi. Infatti, «quando la Chiesa chiama all’impegno evangelizzatore, non fa altro che indicare ai cristiani il vero dinamismo della realizzazione personale» (Evangelii Gaudium, 10), la vera motivazione per rinnovare la propria vita, perché la missione è partecipazione alla missione di Cristo che ci precede sempre e ci accompagna nell’evangelizzazione”. (Papa Francesco, 22 nov 2014)
Il Beato Antonio Rosmini va dritto al cuore del messaggio: “il discepolo deve desiderare tanta giustizia … e instancabilmente domandare con le stesse parole di Gesù: “Vegliate in ogni momento, orando” (Lc. 21,36) … per essere più buono e più giusto, cioè più caro a Dio, da lui più approvato”. (I Massima).
Entrare nello spirito dell’Avvento significa essere in cammino verso l’incontro del Signore che viene; è un tempo di gioia e di speranza, tempo di ascolto della Parola, il tempo della chiamata universale adiffondere la Buona Novella con la parola e l’azione. E che cosa ti chiede il Signore?Praticare la giustizia,amarecontenerezzaecamminare umilmentecon il tuo Dio(Mi. 6, 8).
Raccomando, durante questo Anno per noi speciale, di lasciarci interpellare dalla Parola di Dio in un modo nuovo: penetrando la Liturgia del giorno, attraverso la riflessione personale e partecipando alla condivisione nella Lectio Divina. In questo modo faremo sicuramente l’esperienza “della forza che trasforma la vita”. (Cost. 96)
Che ciascuna di noi possa scoprire la volontà di Dio, ogni giorno e in ogni momento, prestando a Lui ascolto: “Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori …” (Ebrei 3: 8), e diventare consapevole dei suoi disegni sulla nostra vita “Ogni mattina fa attento il mio orecchio perché io ascolti come i discepoli”. (Is. 50, 4)
Buon cammino di Avvento e per l’anno che viene!
Aff. c.m.
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“Wake the World with Dawning Joy” è il titolo di una canzone composta da Steve Warner per l’Anno della Vita Consacrata; essa è ispirata dalle parole di Papa Francesco che esortano i religiosi a continuare a svegliare il mondo con la loro testimonianza. Anche le parrocchie e le comunità religiose sono invitate ad unirsi tramite questo canto, includendolo nei vari momenti di preghiera durante questo Anno. Esso ricorda a ciascuna di noi la chiamata di Cristo a svegliare il mondo e vivere in un modo diverso il cammino di fede, speranza, amore e gioia!
Il canto: “Wake the World with Dawning Joy”, musica e parole di Steven C. Warner
è scaricabile in multilingue scrivendo in ‘Google’: steve warner, wake the world
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