Carissime Sorelle,
grazie per i tanti vostri messaggi augurali e i doni ricevuti per il S. Natale e per l’inizio del Nuovo Anno. Grazie anche a tutte coloro che si sono unite a me nel cammino verso la grotta, in compagnia dei pastori, condividendo la propria ‘esperienza di pastore‘.
Se non fosse stato per la notte e la sua oscurità i pastori non avrebbero trovato il Bambino Gesù e i Magi non avrebbero potuto discernere l’unicità della stella che indicava loro la direzione dove si trovava il neonato Re. “Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia.” (Is 9) L’Epifania è la manifestazione di Gesù come Messia d’Israele, Figlio di Dio e Salvatore del mondo. Essa celebra l’adorazione di Gesù da parte dei « magi » venuti dall’Oriente, insieme con il battesimo di Gesù nel Giordano e con le nozze di Cana. (cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, 528)
E’ una festa della Luce e di nuova comprensionedellavenuta di Gesù in un mondo tenebroso. Non è tanto la stella, i magi e i loro doni, ma si tratta della vita di Gesù. Celebra la manifestazione al mondo della sua natura divina che avviene attraverso la sua umanità, perché è attraverso l’umanità di Gesù che vediamo Dio. “Poiché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio … ed è chiamato Dio potente, Principe della pace.” (Is 9)
La festa dell’Epifania ci ricorda l’universalità della redenzione e della salvezza, ci sfida a manifestare lo stesso spirito universale in tutti i nostri comportamenti e nelle relazioni con gli altri. E’ la rivelazione dell’essere stesso di Dio e dell’amore universale per tutte le persone e non ristretto a poche privilegiate. Celebrando questa Festa chiediamo che Gesù Cristo si manifesti in noi e la nostra vita diventi una luce per il mondo. Non solo siamo trasformati dalla luce di Cristo, ma diventiamo ‘illuminazione’ e la nostra vita diventa epifania di Cristo l’una per l’altra. “L’autentica fede nel Figlio di Dio fatto carne è inseparabile dal dono di sé, dall’appartenenza alla comunità, dal servizio, dalla riconciliazione con la carne degli altri. Il Figlio di Dio, nella sua incarnazione, ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezza. (Evangelii Gaudium, 88)
Epifania è un invito a riflettere di nuovo sul mistero dell’Incarnazione. Infatti essa è la manifestazione della divina presenza nella nostra vita quotidiana, riconoscendo e accogliendo i molteplici modi nel quale il sacro si incarna in mezzo a noi. E’ un tempo per riflettere sui nostri incontri, su come il sacro si rivela lungo il nostro cammino, poiché Dio comunica con noi attraverso le persone e gli eventi. Mette inoltre in evidenza la nostra responsabilità nell’ascoltare e discernere cosa abbiamo da offrire e dove poter offrire. Nel mondo di oggi, inquieto e oscuro, dove sono in aumento le malattie gravi, le calamità naturali, i conflitti senza fine e l’ingiustizia che sempre coinvolge le persone innocenti e bambini, questa profonda verità su Gesù, Verbo fatto carne e Figlio di Dio, ci dà speranza.
In questo mondo la Chiesa deve essere “luce“, “epifania”, e può essere tale solo se ciascuna di noi diventa un segno della bontà di Dio, proprio là dove siamo chiamate a vivere. Apriamo quest’anno i nostri cuori e le nostre porte ai più bisognosi – che potrebbero essere tra noi, o anche in casa nostra.
I “magi” non sono accolti da un re sul trono, ma da un bambino, prezioso tesoro tra le braccia di sua madre. Sostiamo in ‘silenzio, adorando e godendo’ con Maria, la Madre di Dio, chiediamole di assisterci lungo la strada che conduce alla pienezza dell’amore. Nel nome di Gesù, suo Figlio, Luce del mondo, Principe della Pace, troviamo il coraggio e la magnanimità di guardare oltre i nostri pregiudizi, i ricordi del nostro passato che ci fanno ancora male, e di essere ‘diffusori’, da cuore a cuore, della luce, della pace e della gioia di Cristo, prima di tutto nelle nostre comunità e nell’ambiente nel quale viviamo.
Per la Giornata Mondiale della Pace il 2015, Papa Francesco nel suo Messaggio (che vi raccomando di meditare) sfida tutte noi ‘a percepire ogni persona umana, come fratello e sorella in umanità, con pari dignità e creata a immagine e somiglianza di Dio’. Tale riconoscimento, ci dice, porterà alla PACE.
Buona Festadell’Epifania del Signore!
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