martedì, 8 luglio 2025
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"Congregazione Suore della Provvidenza Rosminiane"

Le tradizioni di Natale a Roma - visita dei presepi storici sparsi per la città

Per questo Natale vogliamo condividere con voi un’usanza romana vissuta anche dalla nostra comunità: “andare ai presepi!”, la tradizionale visita alle rappresentazioni della Natività situate nelle chiese e nelle piazze della città. Da diversi anni la visita è arricchita dalla Mostra dei 100 Presepi: un’esposizione in cui si possono ammirare presepi tradizionali (solitamente realizzati in terracotta, ceramica, legno, corallo…) e altri con i materiali più diversi e, a volte, impensati: carta, scatolette di medicinali, confezioni del latte, pasta, foglie, matite, guanti, scarpe… senza limite alla creatività!

Le opere sono realizzate da artisti, artigiani, persone appassionate, associazioni, bambini e ragazzi provenienti da tutto il mondo: dall’Italia ma anche altri paesi europei, africani, americani, asiatici. Da qualche anno anche Piazza San Pietro, lungo uno dei colonnati, ospita questa mostra davvero universale, espressione di tutte le culture, delle persone di ogni appartenenza sociale e delle innumerevoli forme della creatività umana.

Solitamente, durante le vacanze di Natale, anche noi non perdiamo occasione di andare ai presepi, riscaldando un freddo pomeriggio invernale con la contemplazione della Natività, nella tanto maestosa ed emozionante rappresentazione davanti alla basilica, nelle molteplici e originali raffigurazioni. Rappresentazioni più semplici, forse, ma tutte comunque segno della fede, della tradizione e della creatività di un popolo che abbraccia il mondo intero, e segno di un Dio che si incarna nel nostro quotidiano, anche il più semplice e, solo a nostro giudizio, meno degno. Auguri dalla Comunità di Roma!!!

Le tradizioni di Natale a Milano - Il corteo storico dei Re Magi

La Comunità di Milano presenta la tradizione milanese, il corteo festoso dei re magi. Fin dal 1336 in occasione dell’Epifania, si svolge a Milano, il corteo storico dei Magi. Fu sospeso da San Carlo per la peste e ripristinato poi da Papa Paolo VI.

Il corteo parte da piazza Duomo, attraversa il centro e si ferma a Sant’ Eustorgio dove si trova il presepe vivente al quale i Magi offrono il loro devoto omaggio: oro, incenso e mirra. Nella basilica di Sant’Eustorgio si trovano anche le tombe e le reliquie dei Magi, secondo la tradizione.

La sommità del campanile riporta non la croce ma una grande stella. Auguri, buon natale a tutti!

Le tradizioni di Natale a Melissa - il presepe vivente

A Melissa, in Calabria, si porta avanti la bellissima tradizione del presepe vivente, al quale partecipano grandi e piccini, compresa la nostra Suor Elisa. Nei giorni che precedono il Natale, vengono allestiti dei mercatini, e anche le suore hanno il loro banchetto!

Qui potrete trovare dolci tipici del periodo natalizio, che le donne preparano settimane prima e che confezionano con cura; verranno donati ai vicini, agli anziani, agli amici e ai parenti lontani. Diverse persone portano a noi suore queste delizie, che in parte gusteremo e in parte regaleremo. I principali ingredienti utilizzati sono semplici e alla portata di tutte le famiglie: uvetta, fichi, frutta secca, agrumi, vino cotto, farina, e tanto, tanto miele. Le ricette variano leggermente da paese a paese, quindi la varietà è garantita; sulla tavola delle feste non possono mancare i prodotti tipici del luogo.

Uscendo dalla chiesa dopo la Santa Messa nella notte di Natale, in piazza si trova un grande falò, al quale hanno contribuito le persone portando ognuno in anticipo un po’ di legna. Questo fuoco crea legame tra le persone, consente di condividere esperienze e racconti, unendo anime diverse nello spirito magico del Santo Natale.

Le tradizioni di Natale a Intra - presepe sommerso a Suna

Il presepe sommerso di Suna Siamo la Comunità di Suna, da alcuni anni viviamo in questa realtà, anche se nei giorni feriali siamo Intra per l’insegnamento a scuola. Vi raccontiamo la nostra esperienza nel tempo di natale. È sempre emozionante la fiaccolata che i sub a Suna realizzano nella notte di natale. Si tratta di una tradizione che ormai è consolidata e ripercorre un pochino questo lago.

Ogni anno i sommozzatori, indossati la tuta e le pinne entrano in acqua presso il porticciolo di Suna e si avviano come calde fiamme galleggianti verso il presepe che è qui sommerso. Li si dispongono ordinatamente fino a formare una sagoma di un albero e dopo l’accensione del bambino Gesù esprimono a gran voce l’augurio di buon natale e recitano la preghiera dei sommozzatori mentre il sacerdote dà la benedizione e conclude l’evento.

Sono molti gli spettatori presenti e affascinati da questo movimento di luce e di acqua, mentre attendono di partecipare alla messa di natale che si svolge a mezzanotte nella chiesa di santa lucia. In questo anno vogliamo augurarvi un natale ricco di speranza e di pace. 

Le tradizioni di Natale in UK

L’albero di Natale è un grande simbolo della stagione natalizia, che i bambini non vedono l’ora di decorare con luci, festoni e palline! Il bambino più piccolo della famiglia mette una stella in cima all’albero e I genitori raccontano che la stella guiderà i Re Magi a Betlemme. L’albero sempreverde, ci ricorda la vita eterna. Gesù, la Luce del mondo, dissipa le tenebre.

L’albero è il fulcro della riflessione, della preghiera e della gioia che Gesù porta al mondo. Dal 1947, ogni anno la popolazione di Oslo invia in dono un enorme albero al popolo inglese come “ringraziamento” per l’aiuto che la Norvegia ha ricevuto dagli inglesi durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo albero occupa un posto d’onore a Trafalgar Square, a Londra.

Il Natale non è veramente Natale finché non si accende l’albero di Trafalgar Square!!

Le tradizioni di Natale in Tanzania - canti e danze

Gli auguri di un sereno Natale dalla Comunità della Tanzania, un canto e una preghiera per trovare il conforto. L’energia dei movimenti ritmici delle mani che accompagnano il canto, trasmettono un profondo senso di spiritualità e comunione.

Un bellissimo esempio di come la cultura tanzaniana unisca corpo, mente e spirito attraverso il canto e la preghiera. Auguri a tutti voi

Le tradizioni di Natale in Venezuela

A nord di Maracaibo svetta il campanile di San Marco, che ci segnala la presenza della missione italiana rosminiana in Venezuela. E’ stata fondata nel 1960 per l’assistenza e la cura spirituale dei numerosi italiani emigranti. E’ punto di riferimento per molti, non solo per gli italiani che vi trovano un luogo accogliente in cui tenere viva la lingua e l’origine ma anche per ascritti e amici.

Il complesso scolastico denominato Colegio Antonio Rosmini è considerato come uno dei migliori centri educativi della città.

Tanti cari auguri di un sereno Natale dal Barrio Los Pescadores!

Le tradizioni di Natale in India

Auguri di Buon Natale dalla nostra comunità in India! C’è molto lavoro missionario in quest’area; le persone sono molto povere e il loro tenore di vita è molto basso. La loro fede è molto superficiale, nessuna istruzione adeguata, assistenza sanitaria, sistema di trasporto o lavoro. A causa di questo, le persone affrontano molti problemi per la loro vita quotidiana.

Le persone non sono regolari per la Messa domenicale e altre attività religiose perché non esiste una catechesi adeguata e anche la Chiesa è lontana da loro. Nonostante tutte queste difficoltà le persone portano avanti le tradizioni.

Felice e sereno Natale a tutti voi!

Le tradizioni di Natale a Domodossola - Sacra rappresentazione e coro

A Domodossola la Sacra Rappresentazione e il coro: due tradizioni che si intrecciano. In città da molti anni si alternano due tradizioni, la Sacra Rappresentazione e il Coro, che animano l’ultima settimana di Avvento della scuola “Antonio Rosmini”. Grazie all’impegno di docenti, di alunni e di famiglie il territorio è invitato a riflettere sul mistero natalizio. I canti, i gesti e le parole esprimono il senso del Natale che dimora nel profondo dell’animo di ciascuna persona: genitori, persone qualunque, giovani e bambini.

La Sacra Rappresentazione si svolge attraverso le vie e le piazze del centro città con i quadri evangelici del cammino di Giuseppe, di Maria, dei pastori e di altri personaggi che si ritrovano attorno ad una culla di paglia, per contemplare un Dio bambino al centro della chiesa parrocchiale. La partecipazione attenta e festosa di tutti rende tangibile il Natale in una cornice di luci e ombre caratteristiche delle piazze del centro città. Il coro ripercorre le note dei canti tradizionali, e le melodie trasmettono attraverso il suono, il movimento del cuore che cerca nel profondo le risposte al nostro esserci nel mondo.

Le parole che giungono da lontano e che molte generazioni hanno imparato, accompagnano le famiglie, i nonni e tutti coloro che partecipano. I canti evocano la presenza di Dio tra noi e infondono speranza in un futuro non sempre luminoso, ma la fede in Gesù sostiene la vita di ciascuno. Questo è il dono natalizio che la scuola fa al territorio domese.

Le tradizioni di Natale a Domodossola - I presepi sull’acqua di Crodo

I presepi sull’acqua di Crodo Crodo è un ridente paese della Valle Antigorio, in Ossola, famoso in tutto il mondo per la produzione del Crodino. Per la Congregazione delle Suore della Provvidenza Rosminiane è di particolare importanza, perché nella chiesa parrocchiale è stata battezzata Maria Camilla Antonietti, Madre Giovanna, prima madre generale delle suore.

Durante il periodo natalizio, da ormai molti anni, si è consolidata la tradizione di allestire presepi là dove ci sono fontane, lavatoi o altri punti in cui sgorga l’acqua. I presepi sono realizzati da famiglie, istituzioni, associazioni e privati cittadini. È un modo originale per trasmettere il mistero centrale del Natale cristiano: la nascita del nostro Salvatore, la venuta nella storia di un Dio che si rivela nel volto tenero di un bimbo.

Ogni angolo, anfratto, cantina, cortile è vestito a festa con originalissime rappresentazioni. Il percorso si snoda per ben 72 riproduzioni in tutte le frazioni che compongono il ridente paesino. Una luce nella notte del mondo che richiama ad alzare lo sguardo al cielo.

Le tradizioni di Natale a Domodossola - i presepi dei mestieri nelle strade del paese

Il presepe degli antichi mestieri A Crevoladossola per tradizione la notte di Natale è animata dal presepe vivente. Esso dipinge un quadro di vita quotidiana che, nella la notte Santa, anima le vie del centro storico del paese. Gli angoli più suggestivi diventano quadri di antichi mestieri. Ci sono il falegname e il fabbro con i loro attrezzi. L’arrotino mola e affila le lame di coltelli e forbici. Lo stagnino ripara gli oggetti di rame. L’apicoltore alleva le api e raccoglie il miele. La filatrice fila e ricama il lino e la canapa. Lo scalpellino sgrossa e lavora la pietra e il marmo.

A Candoglia si può ammirare il grande lavoro di operai e scalpellini, da secoli impegnati nella costruzione e manutenzione della Cattedrale, simbolo di Milano. Il vetraio che lavora il vetro. Nel XIX secolo, in località Fabbrica operava una officina per la produzione del vetro. Vi erano impiegati più di 150 operai e si utilizzavano come materie prime la sabbia silicea del torrente Diveria e il quarzo estratto delle cave di Varzo e Montecrestese. Lo spazzacamino pulisce la canna dei camini dalla fuliggine. In Valle Vigezzo gli spazzacamini di tutto il mondo si radunano festanti. A Santa Maria Maggiore si svolge da ben 41 anni la tradizionale sfilata. Attraverso i gesti di gente semplice e generosa si dipana il mistero dell’Incarnazione di Dio nella storia di volti, incontri, relazioni.

Le tradizioni di Natale a Chiavari - storia del presepe ligure e l'arte presepiale

Oggi vi parliamo del presepe ligure che tra quelli delle varie città italiane gode di molto prestigio, vantando antiche e consolidate tradizioni tanto da aver dato vita nel settecento ad una vera e propria scuola con artisti famosi. L’arte presepiale in Liguria nasce e si sviluppa in età barocca con statuine in marmo, legno e ceramica.

Il presepe era rappresentato attraverso statue soprattutto in legno, autentiche opere d’arte di grandi dimensioni. Naturalmente i committenti erano nobili, clero, notabili, ricchi mercanti. Contemporaneamente si sviluppa il presepe popolare: i personaggi sono 25 dalla sacra famiglia a Gelindo e Gelinda che sono i primi buoni pastori con i doni, lei con le fasce e lui con una gallina. Gelindo è inginocchiato e Gelinda al suo fianco in piedi. Poi ci sono Gelone e la Gelona due pastori che arrivano dall’entroterra con abiti pensanti, poi c’è Matteo che suona il piffero e tanti altri. Tutti hanno un nome e una storia: c’è il pastore che dorme e sogna il bambino, il pastore che guarda la stella, la donna sbadata che corre all’annuncio e non prende nulla, ma poi andando alla grotta si trova in mano un bel camicino. C’è pure la donna con il bambino malato che guarisce lungo la strada verso la grotta. Naturalmente non manca il pescatore, tutti personaggi del mondo contadino di un tempo. Il mestiere della figurinaia molto diffuso soprattutto nel ponente, si è protratto fino alla seconda guerra mondiale.

Nelle case si poneva sempre una frasca di alloro con appesa la frutta fatta seccare nell’estate e nell’autunno, come albicocche, spicchi di mele, tante noci ma anche mandarini. I bambini che andavano in casa ricevevano il piccolo dono. Alla frasca venivano appesi con un fiocchetto rosso anche i mostaccioli, nell’antica usanza di mangiarli a natale. Sono lunghissime penne di semola di grano duro lisce e sottili tagliate di sbieco che non vanno frantumate prima di essere messe in pentola. Se guardiamo la natura nel presepio troviamo il mare, le montagne, le valli, tutti rigorosamente ricoperti di muschio fresco con arbusti e foglie sempre verdi, i rami di alloro non mancano perché e una pianta con molte proprietà salutari e ideale per scacciare le energie negative.

Le tradizioni di Natale a Borgomanero - presepe vivente

Santa Cristina, una manciata di case alla periferia di Borgomanero, che dal 1980, diventa protagonista di un evento importante e singolare: un Presepio vivente, al quale partecipano circa trecento comparse: piccoli e grandi, giovani ed anziani…

Quasi tutto il paese è coinvolto, ed è in movimento. Quella notte nessuna illuminazione rischiara il paese. Solo la calda luce delle torce, il chiarore di antiche lucerne e la fiamma di piccoli fuochi, creano atmosfere ormai dimenticate, nelle tante postazioni sparse per tutto il paese, che ricreano la semplicità di tempi antichi. Ecco una postazione di soldati romani, di stanza in Palestina. Per rispettare l’ordine di Cesare Augusto, che volle un censimento per tutto il suo impero, anche Maria e Giuseppe, da Nazaret e dalla Galilea si recarono in Giudea, alla città di Davide, chiamata Betlemme.

Compiuto il loro dovere, cominciarono a percorrere le vie di Betlemme in cerca di un alloggio, soprattutto per Maria, che era incinta e vicina al parto. Di sera, lungo le povere strade, Maria e Giuseppe vedevano molte famiglie già attorno al fuoco… Ma dove trovare un alloggio? Alcuni artigiani lavoravano ancora nelle loro botteghe, e le locande al completo lavoravano a pieno ritmo per ospitare tutti quei forestieri. Ma per Maria e Giuseppe, non si trovò posto in nessun albergo, e uscendo da Betlemme in cerca di un rifugio, videro dei pastori, che nella notte vegliavano accanto al fuoco, vicino ai loro greggi. Solo in una stalla trovarono un rifugio.

Lì Maria diede alla luce il suo primogenito e lo avvolse in fasce. Ma ecco, si avvicina la mezzanotte a Santa Cristina e, seguendo Giuseppe con Maria e il neonato Gesù, tutti si recano in chiesa per ringraziare e lodare Dio per il dono immenso di Cristo nostro Salvatore. Con tanti auguri di un gioioso Santo Natale dalla Comunità della CASA MADRE in BORGOMANERO

Anniversario Madre Giovanna:

Gli eventi dedicati al 150° anniversario della morte di Madre Giovanna comprendono incontri di preghiera e momenti di riflessione sulla sua vita e il suo insegnamento, coinvolgendo la comunità in un percorso di condivisione e di commemorazione.

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"Congregazione Suore della Provvidenza Rosminiane"

Eventi dedicati al Digitale:

Gli eventi dedicati al digitale comprendono seminari e workshop interattivi volti a esplorare le nuove tecnologie e le loro applicazioni educative.

"Scuola Paritaria Antonio Rosmini Roma"

Festa della Cella 2022:

Al Calvario presso la Sala Bozzetti il Padre Generale Don Marco Tanghetti incontra Suore, Ascritti e Volontari del Calvario, Domodossola.

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