Comunità di Chiavari
Casa Rosmini – Piazza Torriglia, 1, 16043, Chiavari (GE)
La nostra comunità gestisce la “casa per ferie Antonio Rosmini” dal secolo scorso. Molte sono le consorelle che vi hanno dedicato la vita, hanno accolto tante persone, hanno amato quest’opera, che è stata colonia estiva per bambini e ragazzi, scuola materna, condivisione con la vicina parrocchia delle Saline. Ora continua con un progetto di ospitalità che si fa accoglienza per tutto l’anno, svolgendo soprattutto un servizio di attenzione alla persona. Accoglie tutti coloro che desiderano trascorrere un periodo di vacanza in un ambiente sereno, tranquillo e amichevole, respirando aria salubre. E’ luogo ideale per un soggiorno di riposo e svago a pochi passi dal mare.
Siamo sei consorelle che svolgono mansioni diverse in casa coadiuvate da personale esterno che collabora per l’ottima cucina e il servizio agli ospiti. Al centro della Casa c’è la cappella per momenti di preghiera personale o comunitaria. Il cappellano Mons. Francesco Isetti, canonico della cattedrale e responsabile dell’ufficio liturgico diocesano, ci aiuta molto a curare la celebrazione eucaristica mattutina e, nella meditazione, ci forma ad un’intensa vita eucaristica.
La Responsabile sr. Elena guida, organizza e coordina con efficienza la Casa; cura l’accoglienza, garantisce una buona cucina a carattere famigliare e accompagna gli ospiti nelle loro esigenze. Noi Suore tutte cerchiamo semplicemente, ogni giorno, di imitare il Signore offrendo amicizia, cordialità, serene relazioni, sostenendo i piccoli e grandi bisogni di ciascuno, pregando per quanti ci chiedono questo aiuto orante.
Cerchiamo occasioni per far festa con gli ospiti, animare serate di preghiera e di gioia; coltiviamo legami fraterni tra suore, il personale, gli amici chiavaresi che si ritrovano in occasioni speciali.
Siamo conosciute sul territorio e avvicinate per un saluto cordiale, una buona parola da ascoltare; prestiamo aiuto per l’animazione spirituale di ammalati e anziani in due strutture per anziani e disabili; andiamo nelle case come ministre dell’Eucaristia.