mercoledì, 15 gennaio 2025
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Italy1.png Mie care Sorelle …

 

CONGREGAZIONE
SUORE DELLA PROVVIDENZA ROSMINIANE
Via Aurelia, 773 ROMAMie 

 

Carissime Sorelle,

stiamo condividendo un mondo meraviglioso, dove la ‘Custodia del Creato’, in tut-te le sue forme, è fondamentale oggi più che mai , e dove la Cura dell’umanità, spesso in mezzo ad indicibili sofferenze, è centrale nella salvaguardia della Creazione di Dio.
Mentre affermiamo che Maria è la Madre e la Regina di tutta la Creazione (Vedi: “Laudate SI”) e che ha a cuore il bene di tutti i suoi figli, riconosciamo che Maria è anche la Madre dell’umanità sofferente.

Rivolgendo il nostro pensiero alla prossima Festa di Maria, Madonna Addolorata, noi contempliamo la sua sofferenza. Maria conobbe l’angoscia e il dolore nelle sue varie forme, a cominciare dalla profezia di Si-meone, ‘e una spada trafiggerà la tua anima’. Come il suo giovane cuore deve essere stato affranto per il massacro di bambini innocenti, nel tentativo di uccidere il suo Bambino!
Maria conobbe cosa si prova ad essere costretta a lasciare la casa per andare in un luogo sconosciuto, in Egitto; sperimentò la ricerca angosciosa del Figlio – una delle poche occasioni in cui ascoltiamo le sue paro-le ‘Figlio, perché ci hai fatto questo?’. Ed infine, la sua ultima via dolorosa, culminata nel vedere il suo unico Figlio, Gesù, soffrire sul Calvario e lei, in piedi, sotto la Croce.
Maria si mostrò sensibile anche alla sofferenza altrui, in diverse occasioni: venne in soccorso alla giovane coppia di sposi a Cana, preoccupandosi di alleviare la loro ansia; sfidò le avversità e andò in fretta per anti-cipare l’apprensione di Elisabetta nella sua vecchiaia.

Noi di fronte alla povertà e alla sofferenza ci sentiamo impotenti, soprattutto riguardo alle recenti calamità naturali, sia nei nostri Paesi di origine che altrove, e di fronte ai tanti violenti oltraggi, perpetrati contro l’u-manità, provocando sofferenza e morte a persone innocenti e bambini, e lasciando molti nell’indigenza.

Recentemente abbiamo assistito alla Canonizzazione di colei che ha osato andare controcorrente, nel tentativo di alleviare la sofferenza umana, soccorrendo i senzatetto e gli indigenti, prendendosi cura dei ‘picco-li’ che altrimenti sarebbero morti. In realtà, “Non tutti possiamo fare grandi cose, ma possiamo fare piccole cose con grande amore”. (S. Teresa di Calcutta)

In questa Festa della ‘Madonna Addolorata’, alla quale siamo dedicati, voglio ‘ringraziarvi’ di vivere il nostro Carisma con gioia, mantenendo viva la Missione – nelle sue molteplici forme – in ogni parte della Congrega-zione. Impariamo da Maria come sopportare i nostri dolori. Possiamo anche noi essere in grado di afferrare qualcosa della sua compassione ed empatia – della sua autentica cura degli altri? Anche a noi è stato affi-dato di condividere l’amore misericordioso del Padre con ogni persona che incontriamo, proprio sul-l’esempio della Madre Addolorata.
Chiediamo che questo giorno dedicato a Maria sia una benedizione per tutti. Con le parole del Beato A.Rosmini, “Ricorriamo massimamente alla nostra carissima Madre Maria, che è il canale di tutte le grazie, e tutte sicuramente le avremo per questo canale, perché Gesù non può negar niente a sua Madre”(EA 299), e ricordiamo in particolare le Sorelle della Casa dell’Addolorata e della Circoscrizione Madonna Addolorata.

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