Lettera Madre Marzo 2020

 Mie care Sorelle …

CONGREGAZIONE SUORE DELLA PROVVIDENZA ROSMINIANE
VIA AURELIA, 773
00165 ROMA

Roma, 7 marzo 2020

Carissime Sorelle,

sembra che il nostro mondo sia improvvisamente diventato più piccolo. In questo momento di incertezza e preoccupazione, con notizie provenienti da varie parte, hanno mostrato l’espolsione del virus che hanno iniziato a causare gravi danni.

La realtà è che non consciamo ancora abbastanza sul Covid-19. Ciò che sappiamo è che si evolverà costantemente e rapidamente. Sono in atto misure di protezione adeguate in ogni Paese, che devono essere osservate.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando sull’emergenza sanitaria legata al diffondersi del coronavirus, che sta colpendo tanti Paesi del mondo ha detto: “Questa preoccupazione è comprensibile e richiede a tutti senso di responsabilità, ma dobbiamo assolutamente evitare stati di ansia immotivati e spesso controproducenti”… possiamo e dobbiamo avere fiducia nelle capacità e nelle risorse di cui disponiamo. Possiamo e dobbiamo avere fiducia nell’Italia”. Anche noi dobbiamo avere questa fiducia ovunque viviamo…

Questa situazione mondiale mette alla prova la nostra fede; siamo chiamate a vivere con la forza della fede nella speranza.

Gesù, ha attraversato città e villaggi “curando ogni malattia e infermità”.

Alla tua parola, O Signore, i malati sono guariti di nuovo. Vieni in nostro aiuto ora, nel mezzo della diffusione globale di questo virus e guarisci coloro che sono malati.

Ogni volta che recitiamo il Padre Nostro – siamo nelle mani di Dio – preghiamo il Padre con tutto il cuore, che ci liberi dal male… e anche alla Vergine Maria, diciamo Salve Regina, Madre di misericordia, vita e speranza nostra, salve. A te ricorriamo …

Mentre siamo preoccupate di prevenire il contagio ‘lavandoci le mani con sapone e acqua calda frequentemente’, possiamo rivolgere un pensiero anche a quelle persone che nel nostro mondo non hanno nemmeno acqua da bere …

Unite nella preghiera per questa intenzione, con affetto,

Antonietta