Lettera Madre 10 novembre 2013

Lettera Madre 10 novembre 2013

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10novembre,2013

Carissime Sorelle, 

                              Il mese di novembre ci invita a ricordare in modo particolare tutti i nostri cari che ci hanno preceduto ilSignore siabuono con loro!

Due date importanti spiccano in questo meseil 13ricordiamola nostra cara Madre Giovanna Antoniettinel giorno anniversario della sua morte e il 18l’anniversario della Beatificazione del Beato Antonio Rosmini. Possano questi giorni speciali portarcimolte benedizioni.

Mentre rendiamo grazie a Dio per la loro vita, non dimentichiamo che è grazie al loro totale affidamento a Dio, unito ai personali sacrifici e alla loro grande sofferenza, che noi possiamo rallegrarci nel Signore il quale ci chiama, oggi, allo stesso servizio di amore, come Suore della Provvidenza.

Rievochiamo le parole del Cardinale Martins: “Elevandolo all’onore degli altari, la Chiesa indica questo sacerdote come intercessore e modello anche per l’uomo d’oggi, per noi. La vita e gli insegnamenti del Fondatore dell’Istituto della Carità ci esortano a mettere risolutamente Dio al centro della nostra esistenza, e a servirlo nell’uomo che ne è sacramento, in qualunque campo il Signore ci chiami, unicamente lieti dell’essere inseriti in Cristo, quali tralci nella Vite, e in atteggiamento di dialogo, e non di contrapposizione, con le molte e spesso ingannevoli correnti del pensiero odierno.

Salga da questa nostra Santa Assembleaun inno di ringraziamento al Signore, che tutto conduce con la sua mirabile Provvidenza. E le parole ce le porge ancora il nostro Beato, che nel 1849, in un momento per lui di grave prova, scrisse ad un confratello: “Meditando la Provvidenza, io l’ammiro: ammirandola, l’amo; amandola, la celebro; celebrandola, la ringrazio; ringraziandola, mi empio di letizia. E come potrei fare altrimenti, se so per ragione e per fede, e sento con l’intimo spirito, che tutto ciò che si fa, o voluto o permesso da Dio, è fatto da un eterno, da un infinito, da un essenziale amore? E chi potrebbe rattristarsi all’amore?” (A. Rosmini, Epistolario ascetico, III, p. 508, lett. 1124), (Cardinal Jose’ Saraiva Martins, Novara,18 Nov, 2007).

L’anno successivo, nel 1850, P. Fondatore,attingendo alla sua profonda esperienza di sofferenza, scrisse queste parole di incoraggiamento alla Madre Giovanna Antonietti:

“… L’altretribulazioni molte, con cui il Signore al presente vuol provare la nostra fedelta’… noi dobbiamo sostenerla, mia cara figlia, con pari rassegnazione e costanza: non iscoraggiarci, non isbigottirci, molto meno avvilirci o cadere in alcuna languidezza: Iddio è con noi, specialmente nella tribulazione. Abbiamo dunque fede in lui: non permetterà che siamo tentati sopra le nostre forze; ma crescerà colla sua grazia le stesse nostre forze, quanto più cresce la tribulazione”. (10 feb 1850 EC,X, p719, let. 6507)

Possano il Beato Antonio e Madre Giovanna ispirarci con la loro semplicità di vita e la lorocompleta fiducia in Dio.

Il Signore ci benedica.

Aff.c.m.


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