Lettera Madre 1 Novembre 2016

Lettera Madre 1 Novembre 2016

Italy1.png Mie care Sorelle …

 

CONGREGAZIONE
SUORE DELLA PROVVIDENZA ROSMINIANE
Via Aurelia, 773 ROMAMie 

 Carissime Sorelle,
il senso di ‘appartenenza’, fondamentale per la nostra vita, si approfondisce an-cor di più avvicinandoci alla Festa di Tutti i Santi, ricordando tutti coloro che, conosciuti o sconosciu-ti, ci hanno preceduto e, contrassegnati dal segno della fede, ora vivono in Dio.
L’improvvisa ed inaspettata morte di Sr. M Carmel accresce questa nostra consapevolezza.
Che cosa li ha resi Santi? Essi sono coloro che hanno riconosciuto il loro bisogno di Dio e sono stati così attratti dall’energia carismatica di Gesù, rispecchiandola nella loro vita.

E che dire di noi stesse? Allo stesso modo, deve essere il riconoscimento della nostra dipendenza e il bisogno di Dio, unitamente alla gratitudine per la misericordia e per la sua grazia, che in Cristo Gesù è venuto tra noi e rimane con noi. Egli ci accetta come siamo e il suo Spirito è sempre all’opera ‘in’ e ‘attraverso’ ognuno di noi – trasformando la nostra fragilità e il peccato nella gloria della sua imma-gine. “E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo tra-sformati in quella medesima immagine”. (2, Cor 3, 18)

Non è possibile raggiungere questo obiettivo ‘isolatamente’, in quanto noi siamo inevitabilmente coinvolti nella vita degli altri; non possiamo rimanere indifferenti nel rapporto con gli altri perché li influenziamo nel bene o nel male.
Solo insieme si può.

Come stiamo percorrendo questi giorni conclusivi dell’Anno Giubilare della Misericordia? Nel nostro pellegrinaggio, lungo tutta la nostra vita, verso la santità, ci chiediamo: come sto vivendo questo an-no alla luce delle parole del Signore: “Misericordiosi come il Padre”?
Riesaminiamo ancora alcuni orientamenti pratici, fornitici in occasione dell’apertura dell’Anno Giubi-lare, leggendo di nuovo, e prendendo a cuore, il consiglio espresso nella Misericordiae Vultus: “Ci so-no momenti nei quali in modo ancora più forte siamo chiamati a tenere fisso lo sguardo sulla miseri-cordia per diventare noi stessi segno efficace dell’agire del Padre”; (n. 3) e ancora ‘il nostro linguag-gio e i nostri gesti devono trasmettere misericordia per penetrare nel cuore delle persone e provo-carle a ritrovare la strada per ritornare al Padre’. (cf. n. 12)

“Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia.
– È fonte di gioia, di serenità e di pace. È condizione della nostra salvezza.
– Misericordia: è la parola che rivela il mistero della SS. Trinità.
– Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro.
– Misericordia: è la legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita.
– Misericordia: è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato.”

Mentre ricordiamo quelle Sorelle e i membri delle nostre famiglie o gli amici che sono mancati du-rante l’anno, preghiamo anche per tutti coloro che sono morti a causa della violenza, delle guerre o delle calamità naturali: che il Signore, nel suo amore misericordioso, li accolga con sé nella Sua casa.
Ci stringiamo alle popolazioni che nell’Italia centrale stanno soffrendo per i recenti terremoti e pre-ghiamo in particolare per loro.
Così ora prego per ciascuna di noi:
“Che Cristo vi conceda di essere potentemente rafforzati interiormente dal suo Spirito,
che Cristo abiti per la fede nei vostri cuori
e così siate in grado di comprendere con tutti i Santi quale sia
l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità,
e conoscere l’amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza,
perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio”. (cf Ef. 3,17-19)

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