Lettera Madre Aprile 2019

Lettera Madre Aprile 2019

Italy1.png Mie care Sorelle …

 

CONGREGAZIONE
SUORE DELLA PROVVIDENZA ROSMINIANE
Via Aurelia, 773 ROMA

Carissime Sorelle,
contempliamo, ancora una volta, questo tempo santo e centrale dell’anno liturgico:
al mattino di Pasqua, Maria Maddalena, dopo aver incontrato Gesù Risorto, lo annuncia agli altri
discepoli. Ella cercava Gesù morto, e lo trova vivo! E questa è la gioiosa Buona Notizia che porta
agli altri: Cristo è vivo e ha il potere di vincere la morte e darci la vita eterna.
Papa Francesco rivolgendosi ai “Risurrezionisti”, radunati nel loro Capitolo generale, fece sul brano
evangelico questa riflessione, pertinente anche per noi oggi: la nostalgia di un passato che ha potuto
essere fruttuoso di vocazioni e grandioso di opere non vi impedisca di vedere la vita che il Signore
fa germogliare accanto a voi nel momento presente. Non siate donne nostalgiche, ma donne
che, mosse dalla fede nel Dio della storia e della vita, annunciano la venuta dell’alba anche in
piena notte. Donne contemplative che, con lo sguardo del cuore fisso sul Signore, sanno vedere
quello che non vedono altri, impediti dalle preoccupazioni di questo mondo; donne che sanno
proclamare, con l’audacia che viene dallo Spirito, che Cristo è vivo ed è il Signore.

Maria Maddalena e le altre che vanno al sepolcro sono donne “in uscita”: abbandonano il loro
“nido” e si mettono in cammino, sanno rischiare. Lo Spirito ci chiama ad essere donne in cammino,
“in uscita”, verso le periferie umane, lì dove è necessario portare la luce del Vangelo. Chiamate
ad essere cercatrici del volto di Dio, là dove lo si trova: non nei sepolcri – «Perché cercate tra i
morti colui che è vivo?» – ma dove Egli vive: nella comunità e nella missione.

Dalla comunità al mondo: come i discepoli di Emmaus, siamo chiamate a lasciarci raggiungere dal
Risorto, sia individualmente che comunitariamente, in modo particolare lungo le strade della delusione
e dell’abbandono. E questo incontro ci farà correre di nuovo, piene di gioia e senza indugio,
alla comunità, e da essa al mondo intero per annunciare: «Davvero il Signore è risorto!».
E un modo concreto di manifestare questa gioia è la vita fraterna in comunità. Si tratta di accogliere
le Sorelle che il Signore ci dona: non quelle che noi scegliamo, ma quelle che il Signore ci dona.
Da quando Cristo è risorto non ci è più permesso, come dice l’apostolo Paolo, guardare gli altri
alla maniera umana. Li vediamo e li accogliamo come dono del Signore. L’altro è un dono che non
può essere manipolato né disprezzato; un dono da accogliere con rispetto, perché in lui, specialmente
se è debole e fragile, mi viene incontro Cristo.

Maria, che in modo singolare ha vissuto e vive il mistero della Risurrezione del suo Figlio, vegli
come madre sul nostro cammino.’ (cfr. 25 giugno 2017)
Vi auguro un Triduo pasquale benedetto,
mentre contempliamo il mistero dell’AMORE di Dio
– il dono di Dio di se stesso, nella morte e nella risurrezione di Gesù.
Sia questa Pasqua un tempo di gioiosa trasformazione per le nostre fami-glie, le nostre comunità e per le nazioni tutte!
È con immensa gioia che vi offro un dono per questa Pasqua 2019!

Troverete nei “DUE FIORI” una sorpresa:
un breve profilo di sr Mary Agnes per le Sorelle di lingua italiana e un breve profilo di sr Maria Gio-vanna per le Sorelle di lingua inglese. Sono sicura che esso sarà fonte di ispirazione per l’intera Congregazione. Ringrazio sinceramente Sr Lia che, nel fare questa ricerca sinottica, ha reso possibi-le questo prezioso dono!
Aff. c.m.

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