sussidio Dicembre 2020

sussidio Dicembre 2020

Italy1.png “Grazia e carismi”
 



Dalla PAROLA di DIO
4Rendo grazie continuamente al mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù, 5perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della conoscenza. 6La testimonianza di Cristo si è stabilita tra voi così saldamente 7che non manca più alcun carisma a voi, che aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo. 8Egli vi renderà saldi sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo. 9Degno di fede è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione con il Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro! (1Cor 1,4-9)
1 Riguardo ai doni dello Spirito, fratelli, non voglio lasciarvi nell’ignoranza… 4Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; 5vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; 6vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. 7A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune.
(1Cor 12, 1.4-7)

Dai DOCUMENTI della CHIESA
La grazia è innanzi tutto e principalmente il dono dello Spirito che ci giustifica e ci santifica. Ma la grazia comprende anche i doni che lo Spirito ci concede per associarci alla sua opera, per renderci capaci di cooperare alla salvezza degli altri e alla crescita del corpo di Cristo, la Chiesa. Sono le grazie sacramentali, doni propri ai diversi sacramenti. Sono inoltre le grazie speciali chiamate anche carismi con il termine greco usato da san Paolo, che significa favore, dono gratuito, beneficio. Qualunque sia la loro natura a volte straordinaria, come il dono dei miracoli o delle lingue, i carismi sono ordinati alla grazia santificante e hanno come fine il bene comune della Chiesa. Sono al servizio della carità che edifica la Chiesa.(n.2003)
(Catechismo della Chiesa Cattolica)
Fin dall’inizio, il Signore ha ricolmato la Chiesa dei doni del suo Spirito, rendendola così sempre viva e feconda con i doni dello Spirito Santo. Tra questi doni, se ne distinguono alcuni che risultano particolarmente preziosi, per l’edificazione e il cammino della comunità cristiana: si tratta dei carismi. Nel linguaggio comune, quando si parla di “carisma”, si intende spesso un talento, un’abilità naturale. Nella prospettiva cristiana, però, il carisma è ben più di una qualità personale, di una predisposizione di cui si può essere dotati: il carisma è una grazia, un dono elargito da Dio Padre, attraverso l’azione dello Spirito Santo. Ed è un dono che viene dato a qualcuno non perché sia più bravo degli altri o perché se lo sia meritato: è un regalo che Dio gli fa, perché con la stessa gratuità e lo stesso amore lo possa mettere a servizio dell’intera comunità, per il bene di tutti… È all’interno della comunità che sbocciano e fioriscono i doni di cui ci ricolma il Padre; ed è in seno alla comunità che si impara a riconoscerli come un segno del suo amore per tutti i suoi figli. Ognuno di noi, allora, è bene che si domandi: “C’è qualche carisma che il Signore ha fatto sorgere in me, nella grazia del suo Spirito, e che i miei fratelli, nella comunità cristiana, hanno riconosciuto e incoraggiato? E come mi comporto io riguardo a questo dono: lo vivo con generosità, mettendolo a servizio di tutti, oppure lo trascuro e finisco per dimenticarmene? O magari diventa in me motivo di orgoglio, tanto da lamentarmi sempre degli altri e da pretendere che nella comunità si faccia a modo mio?”. Sono domande che noi dobbiamo porci… L’esperienza più bella, però, è scoprire di quanti carismi diversi e di quanti doni del suo Spirito il Padre ricolma la sua Chiesa! Lo stesso Spirito che dà questa differenza di carismi, fa l’unità della Chiesa. Di fronte a questa molteplicità di carismi, quindi, il nostro cuore si deve aprire alla gioia. Guai se questi doni diventano motivo di invidia, di divisione, di gelosia! nella comunità cristiana abbiamo bisogno l’uno dell’altro, e ogni dono ricevuto si attua pienamente quando viene condiviso con i fratelli, per il bene di tutti. Questa è la Chiesa! (Papa Francesco, Udienza General, Piazza S. Pietro,1° ottobre 2014)

 


Dagli SCRITTI del Beato ANTONIO ROSMINI

Il cristiano deve camminare sempre nella luce, mai nelle
tenebre. A questo scopo egli deve chiedere allo Spirito Santo, con continue preghiere, il dono dell’intelletto per poter penetrare e capire le sublimi verità della fede, il dono della sapienza per poter giudicare rettamente delle realtà divine, il dono della scienza per poter giudicare rettamente delle realtà umane, e infine il dono del consiglio per poter dirigere se stesso applicando alle singole opere della propria vita le verità che ha conosciuto.(VI Massima di perfezione)
La sfera di attività di ognuno è un dono ricevuto da Dio e noi sappiamo che Dio vuole si traffichino e si aumentino i suoi doni. Perciò la conoscenza di essa, fatta attraverso le circostanze esterne, può definirsi giustamente cognizione del volere divino. Ora la sfera dell’attività spirituale si manifesta anche con una dolce ispirazione verso un’opera di carità, con un senso di quiete non terreno ma soprannaturale…La soave inclinazione dello Spirito Santo ha come caratteristica di condurre alla pace perfetta e alla piena tranquillità.(Costituzioni Istituto della Carità n. 691, 691D)
Dio è sempre pronto da parte sua a darvi la sua grazia solo che gliela domandiate: pregate dunque ed otterrete, picchiate e vi sarà aperto, cercate e troverete. Io temo che non preghiate abbastanza con la dovuta umiltà, o che non domandiate quello di cui avete bisogno, la giustizi, la perfezione, la santità, la fortezza…le virtù evangeliche… Tutte queste cose si ottengono da Dio se si domandano con cuore grande e retto. (E.C. vol. IX, lett.5753, p.685,a Don Giuseppe Fiacchetti, a Domodossola, Stresa , 12 dicembre 1846)
Ognuno di voi, secondo lo spirito del nostro Istituto, deve cooperare…e cercare di fare da parte sua tutto ciò che può, secondo il dono di Dio, per il miglioramento di se stesso e dei suoi compagni, e per il miglior andamento delle opere di carità operate dall’Istituto; e dopo tutti i suoi sforzi deve conservare una perfetta tranquillità, aspettare tutto da Dio.
(E.C.VI, lett. 3471, p. 579, a Don Alessio Martin a S. Michele della Chiusa, Domodossola, 3 marzo 1838)

 

PREGHIAMO

Ti ringraziamo dei tuoi doni, o Padre; la forza dello Spirito Santo, che ci hai comunicato (nei) sacramenti, rimanga in noi e trasformi tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore. (XXXII domenica, Tempo Ord., A)

 


ANNO PASTORALE 2020-2021 – FORMAZIONE PERMANENTE
IST. DELLA CARITÀ – SUORE DELLA PROV. ROSMINIANE

 

 

 

 

 

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