lunedì, 2 dicembre 2024
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Italy1.png “COME DISCERNERE LA VOLONTA’ DI DIO? “
 



Dalla PAROLA di DIO
Un angelo del Signore parlò intanto a Filippo: «Alzati, e và verso il mezzogiorno, sulla strada che discende da Gerusalemme a Gaza; essa è deserta». Egli si alzò e si mise in cammino, quand’ecco un Etiope, un eunuco, funzionario di Candàce, regina di Etiopia, sovrintendente a tutti i suoi tesori, venuto per il culto a Gerusalemme, se ne ritornava, seduto sul suo carro da viaggio, leggendo il profeta Isaia. Disse allora lo Spirito a Filippo: «Và avanti, e raggiungi quel carro». Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?». Quegli rispose: «E come lo potrei, se nessuno mi istruisce?». E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui. […] Filippo, prendendo a parlare e partendo da quel passo della Scrittura, gli annunziò la buona novella di Gesù. ( At. 8, 26-31.35) Carissimi, non prestate fede a ogni ispirazione, ma mettete alla prova le ispirazioni, per saggiare se provengono veramente da Dio o no, perché molti falsi profeti sono sorti nel mondo. Da questo dovete conoscere lo spirito di Dio: ogni spirito che riconosce in Gesù il Cristo venuto nella carne è da Dio; ma ogni spirito che non confessa Gesù non è da Dio, ed è quello dell’Anticristo, di cui avete saputo che viene, anzi fin d’ora è già nel mondo.(1 Gv 4,1-3)

Dai DOCUMENTI della CHIESA
Prendere decisioni e orientare le proprie azioni in situazioni di incertezza e di fronte a spinte interiori contrastanti è l’ambito dell’esercizio del discernimento. Vi è un discernimento dei segni dei tempi, che punta a riconoscere la presenza e l’azione dello Spirito nella storia; un discernimento morale, che distingue ciò che è bene da ciò che è male; un discernimento spirituale, che si propone di riconoscere la tentazione per respingerla e procedere invece sulla via della pienezza di vita. Gli intrecci tra queste diverse accezioni sono evidenti e non si possono mai sciogliere completamente. […] Alla base del discernimento possiamo rintracciare tre convinzioni. La prima è che lo Spirito di Dio agisce nel cuore di ogni uomo e di ogni donna attraverso sentimenti e desideri che si legano a idee, immagini e progetti. Ascoltando con attenzione, l’essere umano ha la possibilità di interpretare questi segnali. La seconda convinzione è che il cuore umano, per via della propria fragilità e del peccato, si presenta normalmente diviso perché attratto da richiami diversi, o persino opposti. La terza convinzione è che comunque il percorso della vita impone di decidere. Occorre però darsi gli strumenti per riconoscere la chiamata del Signore alla gioia dell’amore e scegliere di darvi risposta. Tra questi strumenti, la tradizione spirituale evidenzia l’importanza dell’accompagnamento personale,( il quale) richiede di affinare continuamente la propria sensibilità alla voce dello Spirito e conduce a scoprire nelle peculiarità personali una risorsa e una ricchezza. Si tratta di favorire la relazione tra la persona e il Signore, collaborando a rimuovere ciò che la ostacola. (Sinodo dei Vescovi. XV Assemblea Generale Ordinaria. ”I giovani, la fede e il discernimento vocazionale.” Documento Preparatorio e Questionario, pp. 43-44; 50-51)


Dagli SCRITTI del Beato ANTONIO ROSMINI
Il carattere del secolo è purtroppo l’impazienza e la fretta. Nondimeno io non mi arretro, e spero. È nell’ordine della divina Provvidenza che io pongo molta fiducia ed in quei semi indistruttibili che il Vangelo ha seminati nell’umanità, e che in ogni secolo appunto mandano dei frutti nuovi da una radice vecchia, dei fiori d’una bellezza prima sconosciuta, e che conviene riconoscere come spuntati dalla parola di Cristo, e con amore cristiano coltivare. Guai, se, perché il frutto ed il fiore è nuovo, per questo si disconosce figlio dell’antica e onnipotente pianta! Si fa contumelia a quella radice stessa divina; si fa oltraggio a quel tesoro, dal quale il padre di famiglia “estrae cose nuove e cose antiche”. Ma si può essere tuttavia ingannati nel discernimento di fiore da fiore, e di frutto da frutto: e si può cogliere il frutto della scienza che porta la morte, credendo di cogliere il frutto della vita! Per evitare un sì deplorabile errore non vi è altra via che l’umiltà e l’orazione, con la quale si consulta il Padre stesso della verità e della vita.
(EA, Vol. I, lett. 222, pp. 431-432, a Michele Parma a Venezia, da Domodossola, 27 Marzo 1831)

PREGHIAMO
Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua verità e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza, in te ho sempre sperato. Ricordati, Signore, del tuo amore, della tua fedeltà che è da sempre. Buono e retto è il Signore, la via giusta addita ai peccatori; guida gli uomini secondo giustizia, insegna ai poveri le sue vie.
(Sl 24)

ANNO PASTORALE 2016 -2017
FORMAZIONE PERMANENTE
ISTITUTO DELLA CARITÀ
SUORE DELLA PROVVIDENZA ROSMINIANE

 

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