CONGREGAZIONE
SUORE DELLA PROVVIDENZA ROSMINIANE
Via Aurelia, 773 ROMA
Carissime Sorelle, Buona festa della Presentazione del Signore!
Saliamo anche noi i gradini del Tempio per la Festa della Presentazione di Gesù, mentre la Chiesa celebra la XXII Giornata Mondiale della Vita Consacrata. E’ questa una Giornata di ringraziamento e di preghiera per il dono delle vocazioni, dal titolo: “La vocazione è un dono che abbiamo ricevuto dal Signore, il quale ha posa-to il suo sguardo su di noi e ci ha amato.” [Papa Francesco]
In tale contesto e alla luce del Vangelo di oggi, Papa Francesco descrive la Vita Consacrata come “un incon-tro con Cristo”, ed enfatizzando ripete che “è Lui che viene a noi, portato da Maria e Giuseppe, e siamo noi che andiamo verso di Lui, guidati dallo Spirito Santo; ma al centro c’è Lui”. E continua: “Lui muove tutto, Lui ci attira al Tempio, alla Chiesa, dove possiamo incontrarlo, riconoscerlo, accoglierlo, abbracciarlo … Gesù ci viene incontro nella Chiesa attraverso il carisma fondazionale di un Istituto: è bello pensare così alla nostra vocazione! Il nostro incontro con Cristo ha preso la sua forma nella Chiesa mediante il carisma di un suo te-stimone, di una sua testimone. Questo sempre ci stupisce e ci fa rendere grazie.” (2 Feb, 2014)
La mescolanza della gioia nella Presentazione di Gesù con il dolore profetizzato a Maria “una spada trafig-gerà la tua anima”, come leggiamo nel Vangelo, ci ricorda questa stessa combinazione nella vita consacra-ta e, indubbiamente, nella vita in genere. Così anche noi, come Simeone, possiamo sperimentare “la gioia di essere guidati dallo Spirito, mai rigidi, mai chiusi, sempre aperti alla voce di Dio che parla, che apre, che conduce, che ci invita ad andare verso l’orizzonte.”
Il simbolismo all’interno della “Presentazione” – la consegna di Gesù da parte di Maria a Simeone che “lo prese tra le sue braccia e benedisse Dio”, si riflette nella ‘consegna’ del nostro respiro di vita a Dio ….
Recentemente ho letto: “Più che pensarla, la Vita Consacrata la respiriamo. La domanda non sarebbe ‘cos’è la vita consacrata?’ ma ‘come essere religiosa oggi?’”
Rispondendo a questa domanda e iniziando “l’Anno della fiducia”, ‘ricordiamo’ (ri-andiamo con il cuore) e apprezziamo una delle principali espressioni del Carisma che abbiamo abbracciato all’inizio della vita religiosa; è ancora il cardine, la linfa vitale, il ‘sangue’ della nostra chiamata?
Ecco:
“Non ve n’ha forse nessun’altra massima, che venendo praticata
con quella semplicità e generosità di cuore che ella addimanda,
renda il seguace di Gesù Cristo più caro al celeste Padre.
Perciocché ella racchiude un’intera confidenza in Lui, ed una confidenza in Lui solo;
un intero distacco da tutte le cose della terra dilettevoli,
potenti, e illustri in apparenza;
racchiude un tenero amore tutto riserbato pel solo Dio;
racchiude una fede la più viva,
la quale fa tenere per indubitato, che tutte le case piccole e grandi del mondo
pendono ugualmente nella mano del Padre celeste,
e nulla fanno se non come Egli dispone
al conseguimento degli altissimi suoi fini;
fede in una infinita bontà, misericordia,
liberalità, e generosità di esso Padre celeste,
che dispone tutto per il bene di coloro che confidano in Lui,
sicché i suoi doni, le sue finezze, le sue sollecitudini, le sue grazie
stieno in ragione della confidenza che in Lui hanno i suoi bene amati figliuoli.
… Non vogliate temere, piccolo gregge. …
Quanto non è piena questa istruzione del divino Maestro
intorno al modo con cui il suo fedele discepolo
deve abbandonarsi
nelle braccia pietose della divina Provvidenza.”
(A. ROSMINI, MASSIME DI PERFEZIONE CRISTIANA, Città Nuova, ed. 1981, IV Massima)
Unita a ciascuna di voi, vi auguro un’abbondanza di fiducia, sapendo che siamo veramente nelle mani di Dio!
Aff.c.m.
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