Lettera Madre feb 2019

Lettera Madre feb 2019

Italy1.png Mie care Sorelle …

 

CONGREGAZIONE
SUORE DELLA PROVVIDENZA ROSMINIANE
Via Aurelia, 773 ROMA

Carissime Sorelle,
mentre celebriamo la Presentazione di Gesù al Tempio, la “Festa dell’incontro”, unitamente alla Giornata Mondiale della Vita Consacrata, focalizziamo il nostro sguardo sul Signore, in compagnia di Simeone e Anna, i quali prontamente riconobbero Gesù Bambino come il Messia promesso. Essi lodarono pubblicamente Dio per questa rivelazione e proclamarono questa buona notizia a coloro che cercavano l’adempimento delle promesse di Dio al suo popolo Israele.
“I miei occhi hanno visto…”! Uno sguardo sul volto di Gesù, e Simeone capì che la speranza della sua vita era finalmente soddisfatta.
Anche riguardo alla stessa Vita Consacrata, ci sono tanti bei pensieri e belle parole che sono in connessione con questa Festa. Consideriamo insieme cosa si nasconde dietro queste parole:
“Il desiderio di conoscere Dio realmente, cioè di vedere il volto di Dio è insito in ogni uomo. E noi abbiamo forse inconsapevolmente questo desiderio di vedere semplicemente chi Egli è, che cosa è, chi è per noi. Ma questo desiderio si realizza seguendo Cristo, così vediamo le spalle e vediamo infine anche Dio come amico, il suo volto nel volto di Cristo. L’importante è che seguiamo Cristo non solo nel momento nel quale abbiamo bisogno e quando troviamo uno spazio nelle nostre occupazioni quotidiane, ma con la nostra vita in quanto tale. L’intera esistenza nostra deve essere orientata all’incontro con Gesù Cristo all’amore verso di Lui; e, in essa, un posto centrale lo deve avere l’amore al prossimo, quell’amore che, alla luce del Crocifisso, ci fa riconoscere il volto di Gesù nel povero, nel debole, nel sofferente. Ciò è possibile solo se il vero volto di Gesù ci è diventato familiare nell’ascolto della sua Parola, nel parlare interiormente, nell’entrare in questa Parola così che realmente lo incontriamo, e naturalmente nel Mistero dell’Eucaristia. (Benedetto XVI gen,2013)
Parlando con un gruppo di consacrati proprio il 2 febbraio del 2013, Papa Benedetto XVI fece riferimento alla bellezza e al valore della Vita Consacrata come riflesso della luce di Cristo. Egli disse: “Luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele” (2,32): con queste parole Simeone definisce il Messia del Signore, al termine del suo canto di benedizione…” E aggiunse: “Vi invito a rinnovare la fede che vi fa essere pellegrini verso il futuro. Per sua natura la vita consacrata è pellegrinaggio dello spirito, alla ricerca di un Volto che talora si manifesta e talora si vela: «Faciem tuam, Domine, requiram» (Sal 26,8). Questo sia l’anelito costante del vostro cuore, il criterio fondamentale che orienta il vostro cammino, sia nei piccoli passi quotidiani che nelle decisioni più importanti.”
Così è anche un consiglio del Beato Antonio Rosmini: “Ah se noi tenessimo fissi gli occhi in lui! se non li rimovessimo mai da lui questi occhi della mente così vaghi e così terreni! Egli ci si farebbe, colla bellezza del suo volto, il nostro maestro, e indi impareremmo più di tutto ciò che ci possono insegnare gli uomini.
Che cosa impareremmo? Quali grandi cose? Ah! l’umiltà, la mansuetudine, l’ubbidienza, la povertà di cuore! no, questa scienza non la insegnano gli uomini: ella è recondita, e non ha aspetto, né faccia baldanzosa, ma ella è la scienza santa, la scienza della salute.” (E.A. Vol 1, 275)
Su questa linea è anche Meister Eckhart che, in uno dei testi più noti, recita: “L’occhio nel quale io vedo Dio è lo stesso occhio in cui Dio mi vede: l’occhio mio e l’occhio di Dio non sono che un solo occhio, una sola visione, una sola conoscenza, un solo amore”. (Cf. Sermone 12, «Qui audit me»)
Chiedo al nostro Buon Dio di fissare il suo sguardo sulla nostra piccola Congregazione e su tutte coloro che, sparse nelle diverse parti del mondo, lo amano e lo servono.
Raccomando alla vostra preghiera in particolare le Sorelle che sono gravemente ammalate e quelle che in questo momento vivono nella sofferenza e in situazioni di difficoltà.
Unite nella preghiera, facciamo risplendere la Luce di Cristo l’una per l’altra – per tutte quelle persone a noi vicine e lontane .
A Dio piacendo il prossimo 20 febbraio, in Tanzania, 9 nuove postulanti si aggiungono; le accogliamo nella nostra Famiglia e preghiamo per loro.
Buona Festa della Presentazione del Signore Gesù a ciascuna.
Aff. c

 

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