Lettera Madre Febbraio 2020

Lettera Madre Febbraio 2020

Italy1.png Mie care Sorelle …

 

CONGREGAZIONE SUORE DELLA PROVVIDENZA ROSMINIANE
VIA AURELIA, 773
00165 ROMA

Carissime Sorelle,
siamo arriviate alla Festa della Presentazione del Signore e, in alcuni luoghi, alla fine del periodo
natalizio; proprio nello stesso giorno si celebra la Giornata Mondiale della Vita Consacrata, con il
rinnovato invito ad approfondire la nostra fede, il nostro rapporto con Dio, attraverso la lettura
quotidiana della “Parola di Dio”.
Il Beato Antonio Rosmini riunisce questi pensieri consigliando a Don Pagani, in relazione alla
formazione dei nuovi membri: “Vorrei che avessero un’altissima stima e devozione allo studio delle Sacre
Scritture siccome ispirate; da Dio, e sopra tutto del Vangelo, che n’avessero famigliare la lettura e la
spirituale meditazione…” (E.A. Vol III, Lett. 1153) E ancora aggiunge: “Conviene adunque che noi facciamo
quello che è tante volte inculcato nelle divine Scritture colle frasi expectare Dominum, sustinere Dominum,
e ciò con viva sicurissima fede”. (idem. Lett. 1133)
La celebrazione della Presentazione del Signore associata alla giornata Mondiale della Vita
Consacrata ci offre alcune considerazioni stimolanti tratte dai Vangeli. Esaminiamone alcune:
‘Simeone esclama, «I miei occhi hanno visto la tua salvezza» (Lc 2,30): vede il Bambino e vede la salvezza.
Non vede il Messia che compie prodigi, ma un piccolo bimbo. Non vede qualcosa di straordinario, ma
Gesù coi genitori. Simeone vede la semplicità di Dio e accoglie la sua presenza. Non cerca altro, non
chiede e non vuole di più, gli basta vedere il Bambino e prenderlo tra le braccia: “nunc dimittis, ora puoi
lasciarmi andare”. Gli basta Dio com’è. In Lui trova il senso ultimo della vita. È la visione della vita
consacrata, una visione semplice e profetica nella sua semplicità, dove si tiene il Signore davanti agli
occhi. La vita è Lui, la speranza è Lui, il futuro è Lui. La vita consacrata è questa visione profetica nella
Chiesa: è sguardo che vede Dio presente nel mondo.
La Liturgia oggi mostra Gesù che va incontro al suo popolo. È la festa dell’incontro: la novità del
Bambino incontra la tradizione del tempio; la promessa trova compimento; Maria e Giuseppe, giovani,
incontrano Simeone e Anna, anziani. Tutto, insomma, si incontra quando arriva Gesù.
Che cosa dice questo a noi? Anzitutto che anche noi siamo chiamati ad accogliere Gesù che ci
viene incontro. Incontrarlo: il Dio della vita va incontrato ogni giorno della vita; non ogni tanto, ma ogni
giorno. Seguire Gesù non è una decisione presa una volta per tutte, è una scelta quotidiana. E accade
anche a noi quello che accadde nel tempio: attorno a Lui tutto si incontra, la vita diventa armoniosa.
Oggi, festa dell’incontro, chiediamo la grazia di riscoprire il Signore vivo, nel popolo credente, e di far
incontrare il carisma ricevuto con la grazia dell’oggi.
Con Gesù si ritrova il coraggio di andare avanti e la forza di restare saldi. L’incontro col Signore è la
fonte. È importante allora tornare alle sorgenti: riandare con la memoria agli incontri decisivi avuti con
Lui, ravvivare il primo amore, magari scrivere la nostra storia d’amore col Signore. Farà bene alla nostra
vita consacrata, perché non diventi tempo che passa, ma sia tempo di incontro.’ (c.f. Papa Francesco,
2 Feb.2019)
Signore,
apri i nostri cuori e le nostre menti
in modo che possiamo essere
la tua luce e testimoni
ovunque siamo nel mondo:
nelle nostre parole e azioni,
nella nostra protezione dei vulnerabili
e nella salvaguardia del mondo che hai creato.
Il Signore ci benedica e continui a guidarci nella sua luce.
“I miei occhi hanno visto
la tua salvezza …”
Aff. c.m.

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