sussidio Marzo 2020

“L’uomo nuovo, ricreato in Gesù”

Dalla PAROLA di DIO
1 Giustificati dunque per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. 2Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio. 3E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, 4la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. 5La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato (Rm 5,1-5).
17Vi dico dunque e vi scongiuro nel Signore: non comportatevi più come i pagani con i loro vani pensieri, 18accecati nella loro mente, estranei alla vita di Dio a causa dell’ignoranza che è in loro e della durezza del loro cuore… 20Ma voi non così avete imparato a conoscere il Cristo21se davvero gli avete dato ascolto e se in lui siete stati istruiti, secondo la verità… 23a rinnovarvi nello spirito della vostra mente 24e a rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità.. 30E non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, con il quale foste segnati per il giorno della redenzione (Ef 4, 17-18.20-21.23-24.30).

Dai DOCUMENTI della CHIESA
Uno solo è lo Spirito (cfr 1 Cor 12,4), ma venendo a noi porta con sé ricchezza di doni: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e santo timore di Dio. Secondo il profeta Isaia (11,2), queste sono le sette virtù dello Spirito effuse sul Messia per il compimento della sua missione. Anche san Paolo descrive l’abbondante frutto dello Spirito che è «amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé» (Gal 5,22). L’unico Spirito distribuisce i molteplici doni che arricchiscono l’unica Chiesa: è l’Autore della diversità, ma allo stesso tempo il Creatore dell’unità. Così lo Spirito dà tutte queste ricchezze che sono diverse ma allo stesso modo fa l’armonia, cioè l’unità di tutte queste ricchezze spirituali che abbiamo noi cristiani.
Per tradizione attestata dagli Apostoli, lo Spirito che completa la grazia del Battesimo viene comunicato attraverso l’imposizione delle mani (cfr At 8,15-17; 19,5-6; Eb 6,2). A questo gesto biblico, per meglio esprimere l’effusione dello Spirito che pervade quanti la ricevono, si è ben presto aggiunta una unzione di olio profumato, chiamato crisma, rimasta in uso fino ad oggi, sia in Oriente che in Occidente. L’olio – il crisma – è sostanza terapeutica e cosmetica, che entrando nei tessuti del corpo medica le ferite e profuma le membra; per queste qualità è stato assunto dalla simbolica biblica e liturgica per esprimere l’azione dello Spirito Santo che consacra e permea il battezzato, abbellendolo di carismi. Il Sacramento viene conferito mediante l’unzione del crisma sulla fronte, compiuta dal Vescovo con l’imposizione della mano e mediante le parole: «Ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono». Lo Spirito Santo è il dono invisibile elargito e il crisma ne è il sigillo visibile. Ricevendo in fronte il segno della croce con l’olio profumato, il confermato riceve dunque una impronta spirituale indelebile, il “carattere”, che lo configura più perfettamente a Cristo e gli dà la grazia di spandere tra gli uomini il “buon profumo”(cfr 2 Cor 2,15). E’ un dono immeritato lo Spirito, da accogliere con gratitudine, facendo spazio alla sua inesauribile creatività. E’ un dono da custodire con premura, da assecondare con docilità, lasciandosi plasmare, come cera, dalla sua infuocata carità, «per riflettere Gesù Cristo nel mondo di oggi» ( Gaudete et exsultate, n. 23).
(Papa Francesco, Udienza Generale, Piazza S. Pietro, 30 maggio 2018)

Dagli SCRITTI del Beato ANTONIO ROSMINI

Lo Spirito Santo, che discese sopra gli Apostoli in visibile forma di fuoco, ci riempia tutti di sé, purifichi col suo fuoco celeste i nostri cuori, avvalori la nostra volontà ed illumini la nostra mente, affinchè col suo santo aiuto, vinte le tentazioni dei nostri nemici, possiamo compiere tutte le opere sante a cui egli si è degnato di chiamarci e di adoperarci e dopo aver noi consumato il nostro corso, e conservata la fede, possiamo conseguire la corona della giustizia che sta riposta nei tesori di Dio, e ci aspetta. Preghiamo tutti insieme uniti, come pregavano uniti gli Apostoli con Maria vergine nel cenacolo, che quello Spirito di orazione e di divina carità preghi nei nostri cuori. Da questo Spirito attingiamo il coraggio perché, se la lotta è forte, ella è però breve, e combattendo sotto la bandiera di Gesù Cristo, la vittoria è certa, la mercede eterna ed infinita… incoraggiatevi scambievolmente ( EA Vol. III, lett. 1194, pp. 607-608; a Giacomo Lugan, Maestro di Scuola a Cameri, da Stresa, 17 maggio 1850).
Non abbiate più se non il suo modo di pensare, di amare, di volere: un essere, una vita con Dio. Non posso desiderare di più, né altro desidero a me stesso. Qui c’è la luce candidissima che illumina l’intelletto stenebrandolo dai pensieri del mondo; qui c’è il fuoco sottilissimo che penetra l’intimo dell’anima, staccandola dalle abitudini della terra; qui c’è la virtù, il gaudio, la pace e tutti i frutti dello Spirito consolatore (EC Vol. IV, lett. 1575, pp. 167-168; al Conte Giacomo Mellerio a Milano, da Trento, S. Natale 1831).

PREGHIAMO

Vieni, Santo Spirito manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.
Consolatore perfetto;
ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo, nella calura riparo, nel pianto conforto.
0 luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli….
Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni. Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna. Amen

ANNO PASTORALE 2019-2020 – FORMAZIONE PERMANENTE
ISTITUTO DELLA CARITÀ
SUORE DELLA PROVVIDENZA ROSMINIANE

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