sussidio ottobre 2020

sussidio ottobre 2020

Italy1.png “Collaboratori della grazia”
 



Dalla PAROLA di DIO
Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù… 4Non avete più nulla a che fare con Cristo voi che cercate la giustificazione nella Legge; siete decaduti dalla grazia. 5Quanto a noi, per lo Spirito, in forza della fede, attendiamo fermamente la giustizia sperata. 6Perché in Cristo Gesù non è la circoncisione che vale o la non circoncisione, ma la fede che si rende operosa per mezzo della carità. 13Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Che questa libertà non divenga però un pretesto per la carne; mediante l’amore siate invece a servizio gli uni degli altri. 16Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. 17La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. 18Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. 22Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; 23contro queste cose non c’è Legge.24Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. 25Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. (Gal. 5, 1.4-6.13.16-18.22-25)

Dai DOCUMENTI della CHIESA
Il Catechismo della Chiesa Cattolica ci ricorda che il dono della grazia «supera le capacità dell’intelligenza e le forze della volontà dell’uomo» (n. 1998) e che «nei confronti di Dio… la sua amicizia ci supera infinitamente, non può essere comprata da noi con le nostre opere e può solo essere un dono della sua iniziativa d’amore.(n. 54) …Questa verità dovrebbe contrassegnare il nostro stile di vita, perché attinge al cuore del Vangelo e ci chiama non solo ad accettarla con la mente, ma a trasformarla in una gioia contagiosa. Non potremo però celebrare con gratitudine il dono gratuito dell’amicizia con il Signore, se non riconosciamo che anche la nostra esistenza terrena e le nostre capacità naturali sono un dono.(n.55)
Solo a partire dal dono di Dio, liberamente accolto e umilmente ricevuto, possiamo cooperare con i nostri sforzi per lasciarci trasformare sempre di più. La prima cosa è appartenere a Dio. Si tratta di offrirci a Lui che ci anticipa, di offrirgli le nostre capacità, il nostro impegno, la nostra lotta contro il male e la nostra creatività, affinché il suo dono gratuito cresca e si sviluppi in noi: «Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio» (Rm 12,1).(n.56)
(Papa Francesco, Gaudete et Exultate, Esortazione Apostolica)
Libertà e grazia. La grazia di Cristo non si pone affatto in concorrenza con la nostra libertà, quando questa è in sintonia con il senso della verità e del bene che Dio ha messo nel cuore dell’uomo. Al contrario, e l’esperienza cristiana lo testimonia specialmente nella preghiera, quanto più siamo docili agli impulsi della grazia, tanto più cresce la nostra libertà interiore e la sicurezza nelle prove come pure di fronte alle pressioni e alle costrizioni del mondo esterno. Con l’azione della grazia, lo Spirito Santo ci educa alla libertà spirituale per fare di noi dei liberi collaboratori della sua opera nella Chiesa e nel mondo. (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1742)

 


Dagli SCRITTI del Beato ANTONIO ROSMINI

Noi possiamo contare talmente sulla tenerezza del nostro Padre Iddio, che da lui possiamo aspettare anche che ci muti il cuore, che produca egli in noi la corrispondenza nostra alla sua grazia, che ci comunichi egli stesso il coraggio e la fortezza che ci manca per fare quelle risoluzioni generose e grandi di cui abbiamo bisogno. Non ne abbiamo noi il desiderio? Ebbene, questo desiderio benchè sterile è la caparra che ci dà Dio di voler fare con noi dei prodigi di misericordia, perché lo stesso desiderio del bene è suo dono… Non può nulla mancare a chi desidera, a chi fa quello che può, ed aspetta dal suo ottimo Creatore e Padre quello che non può. Coraggio dunque, fiducia illimitata.
(E.C. Vol. VII, p. 360, lett.4020; al Prof. Don Paolo Barola a Roma, da Stresa, 29 aprile 1840)
Viviamo pieni di confidenza nella misericordia infinita del nostro buon Dio. Stabiliamo di essere tutti suoi, il che però non possiamo fare in alcun modo senza la santissima e potentissima sua grazia. Noi davanti a quella luce candidissima e senza macchia possiamo trovare il rimedio a tutti i nostri mali, la consolazione a tutte le nostre afflizioni e la quiete nei nostri turbamenti.
(E.C. Vol. V, p.579, lett. 2727; all’Avvocato Vincenzo Bianchi a Domodossola, da Rovereto 19 febbraio 1836)
Prego Dio che vi confermi sempre più in tali sentimenti da cui dipende l’eterna vostra salvezza, e che vi dia un lume sempre maggiore per conoscere l’infinito bene che è l’amare e il servire lui solo, rinunziando a tutte le altre cose della terra, e lui solo volendo a mercede delle opere e dei patimenti inevitabili in questa vita, con i quali l’amore suo ci purifica e perfeziona.
(E.C. Vol. XI, lett. 6582, p. 26; a Don Giuseppe Saiani alla Sagra di S. Michele, da Stresa, 19 giugno1850)

 

PREGHIAMO

Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia, Signore, perché, sorretti dal tuo paterno aiuto, non ci stanchiamo mai di operare il bene. Per Cristo nostro Signore. Amen.
(XXVIII Domenica ”Per Annum”)

ANNO PASTORALE 2019-2020 – FORMAZIONE PERMANENTE
ISTITUTO DELLA CARITÀ
SUORE DELLA PROVVIDENZA ROSMINIANE

 

 

 

 

 

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