venerdì, 11 ottobre 2024
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United_Kingdom1.png Italy1.png L’editoriale LIVE THE PRESENT WITH ENTHUSIASM di Sr. Teresa Molloy – English/Irish district co-ordinator

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I tre obbiettivi dell’Anno della Vita Consacrata sono:

-Ringraziare con gratitudine del recente passato

-Abbracciare il futuro con speranza

-Vivere il presente con entusiasmo

Mentre riflettevo su questi obbiettivi, molti pensieri affollavano la mia mente. Mi colpisce che alcune di noi passino una gran parte del tempo parlando del passato e questo perché siamo un gruppo in età avanzata e con la maggior parte delle nostre vite dietro di noi. Quando guardiamo al presente possiamo essere invase da un certo timore a causa dei nostri numeri calanti e della mancanza di nuove vocazioni. Si, cerchiamo di mantenere viva la speranza ma se guardiamo nella “sfera di cristallo” e pensiamo al futuro, il panorama potrebbe apparire veramente desolante. Tuttavia mi sembra che l’ultimo obbiettivo “vivere il presente con entusiasmo” sia possibile da raggiungere per ognuna di noi non importa quanto giovane, vecchie o fragili noi possiamo essere ed è con questo obbiettivo in mente che desidero condividere i miei pensieri con voi. Il futuro non possiamo conoscerlo: possiamo ricordare cosa è passato e farlo con dolore e tristezza. Spesso ricordiamo gli anni in cui tenevamo le scuole ed avevamo le sorelle giovani. Per esempio ci soffermiamo tristemente sul numero dei nostri piccoli istituti disseminati in varie parti del Regno Unito e dell’Irlanda.

Richiamiamo alla memoria la cosiddetta età dell’oro quando aprivamo nuove case ed arrivavano nuovi sacerdoti. E’ in un certo senso, come vivere un lutto. Naturalmente proviamo dolore e tristezza per aver perso i nostri ministri. Bisogna riconoscere i risultati raggiunti nel passato e celebrarli con gratitudine. Dobbiamo lasciare andare queste nostalgie altrimenti non riusciremo a vivere con pienezza nel posto dove ora ci troviamo.

Il dono della vita è prezioso; ogni momento è un dono di Dio perciò come lo usiamo?

Lo sciupiamo preoccupandoci del futuro o ritornando indietro ai bei vecchi giorni e rimpiangendo che le cose non sono più come erano una volta?

Un paio di anni fa mi imbattei su un articolo di Andrew Ryder che presentava un libro di Eckhart Tolle intitolato “Il Potere di Adesso” e le idee evidenziate in questo articolo riuscirono a suscitare il mio interesse e richiamare in me quello che è tradizionalmente chiamato “il Sacramento del Momento Presente”.

Quando ero una giovane suora sentimmo spesso parlare del “Sacramento del Momento Presente”. A quei tempi non apprezzai realmente la sua effettiva essenza poiché mi pareva di passare il tempo guardando avanti protesa da un progetto all’altro.

Ci vollero molti anni per calare questa verità nella pratica di vivere “il Sacramento del Momento Presente” che è uno dei più importanti capisaldi delle nostre vite spirituali.

Questo è un dono ma noi siamo portati a guardare sempre avanti aspettando qualche sconvolgimento che farà sentire le nostre vite più ricche di senso.

Nel frattempo continuiamo a cercare per raggiungere l’appagamento quando il tesoro è già in noi, il tesoro con il quale Dio ci ha donato il Momento Presente.

Nella Bibbia ciò ci viene spesso ricordato. Nel Salmo 117 leggiamo: “ Questo giorno è stato fatto da DIO, rallegriamoci e siamo felici.”

Concentriamoci con gratitudine su tutte le cose buone che continuiamo a sperimentare come individui e come Congregazione.

E’ stupefacente scoprire, quando ci sediamo e riflettiamo, tutte le cose buone accadute nelle nostre vite.

E’ molto importante sviluppare un’attitudine alla gratitudine.

Pensiamo per un momento alle cose positive nella nostra Congregazione. Ricordiamo le nostre Sorelle in Africa, India, Colombia e Venezuela rallegrandoci che ci sono ancora giovani che rispondono alla chiamata di Dio. Come possiamo aiutarle?

Possiamo pregare per le loro necessità ed essere felici di poterle sostenere, anche finanziariamente per costruire le loro scuole e Centri.

Riflettiamo poi sul fatto che grazie al nostro sostegno e preghiere molti ragazzi in questi paesi ricevono un’educazione che altrimenti non sarebbe per loro possibile.

Pensiamo poi all’impatto più ampio di ciò.

Un Sacerdote molto famoso lo sintetizza molto bene quando scrive “il vero tesoro della vita” è sotto i nostri nasi nelle persone con cui condividiamo l’esistenza, nelle opportunità che si presentano ogni giorno per vivere i valori cristiani.

Niente di ciò appare come un premio scintillante, ma è nell’ordinaria quotidianità che scopriamo la presenza di Cristo. E’ nascosto in un luogo qualunque, sperando che ci imbatteremo nella verità fra non molto. (D.Mc. Bride “Season of the Word, pag. 29).

Quando proviamo a vivere il Sacramento del momento presente le nostre vite sono gradatamente trasformate perché vediamo Cristo in quelli con cui viviamo e interagiamo, e quando ciò accade li guardiamo con gli occhi della compassione e della comprensione. Li ascoltiamo con il nostro cuore e non solo con le orecchie.

Sono sempre ispirata dagli scritti Fr. Anthony Gittins che ha scritto e parlato largamente della Vita Religiosa nel ventunesimo secolo. Ci incoraggia ad incontrarci ogni giorno con entusiasmo ed a farci coinvolgere dal mondo, non importa quanto si sia giovani o vecchi. “Dov’è la gioia nell’impegno e la gioiosa confidenza in Colui che ci ha chiamati e che è sempre fedele?” chiede.

Quando viviamo il Sacramento del Momento Presente noi diventiamo consapevoli della presenza di DIO che si manifesta in tutti i fatti e le esperienze delle nostre vite.

Se vogliamo sapere cosa Dio ci dice come Congregazione dobbiamo solo saper leggere “i segni del nostro tempo” ora ed essere vigili alla piccola ferma voce di Dio che ci parla.

Abbiamo noi come individui e come Congregazione il coraggio di ascoltare la Sua voce oggi? Quando viviamo il Sacramento del Momento Presente siamo in grado di lasciare andare il nostro vecchio bagaglio di risentimenti, cinismo, ferite passate, rimpianti e i nostri sogni spezzati per cedere la strada alla ricerca di come possiamo vivere vite più ricche, con cuori colmi di gratitudine, qui ed ora.

Quando ci liberiamo da tutte le catene che ci appesantiscono siamo capaci di credere nella promessa del nostro Dio “ricordati che Io non ti dimenticherò ….. ti ho inciso sul palmo della mia mano” (Is. 49:15)

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