Editoriale Giornalino n2

Editoriale Giornalino n2

United_Kingdom1.png Italy1.png L’editoriale di Sr. M.Bruna coordinatrice per la circoscrizione Italia

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Quasi dieci anni sono trascorsi dal primo invio dei sussidi formativi della Famiglia rosminiana, ma ricordiamo ancora perché sono nati? Sono stati pensati e proposti a seguito dell’AGIR 2003(“Assemblea Generale degli Istituti Rosminiani”), nel cui Documento Finale si affermava che “noi tutti, membri della Famiglia rosminiana, sentiamo vivamente la responsabilità di formare noi stessi e i destinatari del nostro apostolato sia secondo la ricchezza del Vangelo e del Magistero della Chiesa, sia secondo il pensiero e la spiritualità del nostro Fondatore”.

Era l’anno pastorale 2004-2005 quando per la prima volta si inviarono i sussidi formativi e mi fu chiesto di collaborare per la loro stesura . Altri si succedettero in questo compito per alcuni anni e poi mi fu rinnovato questo incarico.

Siccome dopo un certo periodo di qualsiasi attività si è soliti fare una valutazione, anch’io ho attentamente riflettuto su questa esperienza che, se tocca me in prima persona, in un modo o nell’altro tocca poi tutti coloro che ricevono questi foglietti: le singole persone, le nostre comunità ed i gruppi “rosminiani” che nelle varie parti del mondo assumono fisionomie variegate. Infatti, se dove è possibile gli incontri avvengono in gruppi formati da Padri, Suore ed Ascritti, in altre parti queste componenti si uniscono in modo differenziato e in alcuni posti gli Ascritti portano avanti abitualmente da soli il compito di alimentare la loro identità ed appartenenza rosminiana. Questo capita sia in Italia sia all’estero, come nella lontana Nuova Zelanda, dove l’incontro con i Padri rosminiani è solo occasionale.

Devo subito dire che per me è stata ed è un’esperienza molto arricchente. Questo non solo per l’opportunità di approfondire la conoscenza dei documenti ecclesiali e degli scritti del Beato Padre Fondatore, ma anche perché mi ha messa e mi mette in contatto con tante persone sparse in tutte le parti del mondo rosminiano.

E’ la conoscenza di gruppi, soprattutto di Ascritti, che mi scrivono dei loro programmi formativi, delle loro attese, della loro gioia nell’incontrarsi. Nelle loro email posso vedere la vivacità che li anima ed il desiderio di tener vivo ed arricchire, anche da soli e con grande impegno, il patrimonio spirituale rosminiano che considerano un dono prezioso ed un valido sostegno per la propria vita personale e familiare. Qualcuno invece esprime la difficoltà di potersi incontrare come gruppo a causa dell’età avanzata che crea disagi. Anche in questi casi non manca comunque l’industria per tenersi in contatto e a questo scopo i sussidi formativi si dimostrano un ottimo mezzo.  

C’è poi la conoscenza delle persone che desiderano condividere momenti di amicizia, di gioia o di difficoltà, o che chiedono preghiere per i propri cari ed amici anziani o malati, o per situazioni particolari. Tutto questo mi ha permesso di conoscere realtà che contribuiscono a fare della Famiglia Rosminiana un organismo vivo e ricco nelle sue diverse componenti, desiderose di crescere nella reciproca conoscenza e nell’amore vicendevole, un amore aperto all’universalità, sempre ardentemente desiderato dal Beato A. Rosmini.

Grazie a tutti i contatti avuti negli ultimi anni, e soprattutto nei mesi scorsi quando il ritardo di invio dei sussidi fece sì che ricevessi richieste, domande e sollecitazioni, ho potuto constatare come questi semplici foglietti siano ormai considerati da molte realtà rosminiane come una presenza attesa, amica e desiderata, una guida semplice e familiare, un filo rosso che ci unisce tutti nella comune riflessione, condivisione ed attuazione del bene.

Quest’anno il tema che ci accomuna è “La nostra vocazione”. E’ un invito a ripensare la scintilla iniziale che ha suscitato nel nostro cuore il desiderio dell’Infinito e ci ha messe in cammino verso Cristo, seguendo le orme di Rosmini.

Per noi, suore rosminiane, questo argomento si è rivelato inoltre una anticipazione che ci introduce gradatamente nell’Anno delle Vocazioni, annunciato dalla Carissima Madre e che inizierà il prossimo 25 Marzo.

Vocazione cristiana e rosminiana, religiosa e laicale. Ciascuno considererà questa realtà dalla propria angolatura. Dalla stessa sorgente scaturiranno, ancora una volta, molti e diversi rivoli. Ognuno avrà le caratteristiche della propria tradizione religiosa e culturale, delle diverse esperienze personali, comunitarie e familiari. Sono piccole e grandi realtà che continuamente crescono e costituiscono la vitalità e la ricchezza non solo della nostra “Famiglia Rosminiana”, ma di ciascuna di noi poiché, come scrisse Padre Fondatore, “in questa santa ed intima unione, i beni spirituali di ciascuno sono beni di tutti”.